(ANSA) - NAPOLI, 11 DIC - Un percorso di educazione attiva
dei ragazzi di Napoli in una città che ha vissuto e vive la
poesia, la pittura, la musica, il teatro e l'arte tutta. Così
l'Associazione Euforika Napoli descrive il progetto "Comm' a 'nu
mare ca quieto pare", promosso e finanziato dal Comune di Napoli
nell'ambito del progetto "Napoli Città della Musica", che ha
portato i giovani di cinque scuole alla scoperta della città e
dell'arte di Salvatore Di Giacomo, a 90 anni dalla sua
scomparsa.
"Il progetto rappresenta un'importante iniziativa di
educazione attiva per i giovani della città, unendo la scoperta
del patrimonio culturale e l'emozione della partecipazione
diretta. Questo percorso - dichiara Sergio Locoratolo,
coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli - ha
il merito di far riscoprire ai ragazzi di Napoli, attraverso
un'esperienza coinvolgente, la ricchezza artistica che la città
ha sempre rappresentato: dalla poesia alla musica, dalla pittura
al teatro. In particolare, il progetto si concentra sulla figura
di Salvatore Di Giacomo, uno dei grandi maestri della
letteratura napoletana, permettendo ai giovani di esplorare la
sua arte e il suo legame profondo con la città. Il
coinvolgimento delle scuole in un'iniziativa così radicata nella
storia e nella cultura locale è una risposta preziosa per
rafforzare il senso di identità dei ragazzi, ma anche per
educarli alla bellezza e al valore delle tradizioni artistiche".
Il libro è il frutto della "gioia e l'onore di camminare per
le strade - spiega Francesca Raucci, presidente della Fondazione
Aniello Raucci e socia fondatrice di Euforika Napoli - insieme a
77 studenti, 6 tutor, 3 esperti per scoprire i luoghi di Di
Giacomo e portare i giovani alla scoperta di un artista parte
della storia della nostra città. È il riassunto di questa
esperienza: un libro di 204 pagine, concepito e realizzato in 20
giorni con e per i ragazzi". Testi, poesie, tavole grafiche su
cui i giovani hanno scelto di lavorare fino in fondo:
inizialmente erano previste due sedute pomeridiane per preparare
il libro, poi gli insegnanti avrebbero perfezionato le bozze,
"ma gli studenti - aggiunge Raucci - hanno voluto partecipare
fino in fondo e così i pomeriggi di lavoro per loro sono
diventati un'immersione di cinque giorni".
Un lungo percorso che gli studenti di Napoli hanno dimostrato
di aver saputo assorbire per costruire la strada del proprio
futuro conoscendo la città. "Napoli è una città della Musica -
spiega l'assessore comunale alla scuola Maura Striano - e il
Comune ha sposato questo progetto attraverso la scoperta delle
sue tradizioni, che vanno recuperate per giovani che non le
conoscono fino in fondo. Queste radici possono poi diventare una
struttura portante per costruire nuova musica e arte che sono
già nel nostro DNA. Per i giovani è stato molto importante anche
essere turisti della propria città, perché a volte il centro di
ogni città sembra distante dalla periferia e il contrario.
Invece a Napoli ci si deve riappropriare pienamente della nostra
cittadinanza, in una città ricchissima di esperienze e memorie.
È importante per i cittadini fare queste scoperte e diventare
protagonisti attivi della vita della città".
Riscoperte che emergono dalle dichiarazioni di alcuni
studenti alla fine del percorso: "La parte che ho amato di
questo percorso - spiega Flavia Floro, del Liceo Classico
Statale Calamandrei - è il modo in cui ha cambiato la nostra
visione della città. Attraverso i passi di Salvatore di Giacomo
che abbiamo ripercorso abbiamo potuto vedere Napoli come la
vedeva lui, non solo violenta, ma è la città di cui Salvatore di
Giacomo, anima così sensibile, si è innamorato".
Ma il lungo progetto su Di Giacomo ha portato anche gli
studenti del palco teatrale, in due serate di spettacolo al
Teatro Pierrot di Ponticelli e alla Pontificia Reale Basilica di
San Giacomo degli Spagnoli in Piazza Municipio. Studenti agli
strumenti musicali, sul palco a recitare e narrare storie, in
serate che hanno coinvolto grandi nomi del teatro contemporaneo
di Napoli, da Anna Buonaiuto a Gianfranco Gallo, da Rosaria De
Cicco a Brunella Selo, fino ad Amedeo Colella, Fabrizio Fierro,
Michele Montefusco, Giuseppe Saggiomo, Dario Franco e Piero De
Asmundis, con la direzione Artistica di Paolo Varriale, i testi
di Giovanna Castellano e la regia di Fausto Bellone. Gli
spettacoli hanno riempito i teatri nelle due serate ideate ed
organizzate da Euforika Napoli, con la collaborazione della
Fondazione Aniello Raucci e con il patrocinio del Ministero
dell'Istruzione e del Merito, promosse e finanziate dal Comune
di Napoli, nell'ambito del progetto Napoli Città della Musica
2024.
Spiega il fondatore di Euforika Napoli, presidente onorario
Luigifranco Zoena: "Abbiamo puntato sul valore aggiunto della
partecipazione dei ragazzi che hanno lavorato con noi e noi con
loro nei mesi in cui è andato avanti il progetto che ha portato
alla fine sul palco, insieme, attori di chiara fama e i ragazzi
delle scuole, stimolati, in questi mesi, nella loro fantasia e
creatività. Una reazione sorprendente da parte degli studenti,
che emerge nel libro, dove vengono messi in luce sia il genio di
Di Giacomo che la straordinaria creatività dei ragazzi,
scaturita dalla loro scoperta del talento del poeta e della sua
Napoli". (ANSA).
Gli studenti di Napoli alla riscoperta di Salvatore Di Giacomo
Progetto Euforika con il Comune, un libro con creazioni giovani