(di Laura Valentini)
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - Il ragazzo con la passione per la
chitarra, il giovane artista che firma il suo primo contratto
discografico dopo un viaggio Napoli-Roma con la macchina
prestata e guidata da un'amica perché lui non ha la patente, il
leader della band che la sera del 19 settembre 1981 con un
concerto memorabile infiamma piazza del Plebiscito accompagnato
sul palco da Tullio De Piscopo, Tony Esposito, James Senese, Joe
Amoruso e Rino Zurzolo. Queste e altre sono le immagini di Pino
Daniele contenute nel documentario "Pino Daniele - Nero a metà"
che a dieci anni dalla scomparsa dell'artista arriva nei cinema
il 4, 5 e 6 gennaio firmato da Marco Spagnoli, che ne cura anche
la regia, e Stefano Senardi, amico di lunga data e storico
produttore del musicista.
Prodotto da Fidelio ed Eagle Pictures, "Pino Daniele - Nero a
metà" ripercorre in particolare la prima parte della carriera di
Pino Daniele quella degli album Terra mia (1977), cui fecero
seguito Pino Daniele (1979) e Nero a metà (1980). Attraverso gli
occhi di Senardi che conduce anche una serie di interviste ai
musicisti, artisti e produttori che hanno collaborato con il
musicista napoletano, il documentario grazie anche a tante
immagini inedite offre uno sguardo approfondito e inedito sul
legame tra Daniele e la scena musicale napoletana a partire
dalla metà degli anni Settanta.
Senardi guida il pubblico attraverso una serie di incontri
con alcuni dei più stretti collaboratori e amici di Pino Daniele
che esordisce come chitarrista nella storica formazione
napoletana Batracomiomachia, insieme a Paolo Raffone, Rosario
Jermano, Rino Zurzolo, Enzo Avitabile ed Enzo Ciervo per poi
diventare bassista di Napoli centrale, la formazione di James
Senese, che fondò il gruppo con Franco Del Prete, insieme anche
negli Showmen. "Io gli dissi non ho bisogno di un chitarrista ma
di un bassista sì. Lui accetto' e così gli comprai un basso, che
lui non aveva e non poteva permettersi, e rimase con noi per
circa due anni" racconta Senese. Che anni dopo fu chiamato da
Pino a far parte di quella all star band tutta partenopea che
comprendeva anche De Piscopo e Tony Esposito e che lo
accompagno' a piazza del Plebiscito a Napoli, in quel concerto
memorabile dove accorsero oltre 200mila persone.
"I ragazzini si erano infilati anche sotto le tavole del
palco - racconta sorridendo Esposito - a un certo punto le
vedevo sollevarsi mentre la mia postazione scivolava indietro".
De Piscopo ricorda che "il concerto doveva essere tutto
registrato ma poi la pressione della folla era tale che si
scasso' tutto, e anche della macchina di Senese che aveva
parcheggiato vicino al palco non rimase quasi nulla...". Il
regista Marco Spagnoli crea una narrazione che mescola immagini
di repertorio, tra cui quelle con Massimo Troisi, musica e
testimonianze, da Teresa De Sio a Pietra Montecorvino, a Fausta
Vetere della Nuova compagnia di Canto popolare, dando vita a un
percorso che esplora la cultura napoletana e il suo legame
indissolubile con Pino Daniele e rendendo Napoli un vero e
proprio personaggio del documentario.
In "Pino Daniele - Nero a metà" le immagini di Napoli, delle
sue case viste dall'alto, del suo mare e dei suoi vicoli si
fondono con le melodie di Pino, che sono interpretate da lui nei
filmati d'epoca, e anche da giovani talenti napoletani: Andrea
Radice, Gabriele Esposito e Chiara Ianniciello.
Spiega Stefano Senardi: "Il film è un omaggio affettuoso
all'uomo e al musicista Pino Daniele, al riscatto che ha
rappresentato per il suo popolo e la sua città, e racconta anche
la rivoluzione musicale straordinaria che ha operato attingendo
dalla tradizione e affrancandola da ogni schema". Il produttore
dice di aver avuto "la fortuna di lavorare da vicino con Pino
Daniele e riconoscerlo anche come uomo generoso ed estremamente
attento alla libertà e alla giustizia. Una fortuna per me che
l'ho sempre considerato uno dei più grandi artisti del mondo e
sicuramente uno dei miei preferiti".
Direttore della fotografia di "Pino Daniele - Nero a metà" è
Gianluca Rocco Palma e il montaggio è affidato a Jacopo Reale.
Interamente girato a Napoli, il documentario ha la voce narrante
e la consulenza musicale di Stefano Senardi. (ANSA).
Pino Daniele, l'uomo e l'artista 'Nero a metà'
Il docufilm in sala dal 4 al 6 gennaio, a 10 anni dalla morte