(di Amalia Angotti)
(ANSA) - TORINO, 16 DIC - Stellantis e il governo sono a un
passo dall'accordo. Non un'intesa formale, ma un impegno comune
di tutte le parti - esecutivo, azienda, sindacati, presidenti
delle Regioni e Anfia, l'associazione della componentistica -
con la condivisione di attività e le linee di intervento per
affrontare insieme una fase molto complessa per il settore
automotive.
Stellantis metterà nero su bianco i suoi impegni per ogni
sito italiano. Sarà Jean-Philippe Imparato, capo Europa di
Stellantis, a illustrare il piano dell'azienda. Molte cose sono
già emerse nei giorni scorsi: i nuovi modelli per Mirafiori,
Pomigliano e Cassino, il ritorno delle auto ibride più
apprezzate dal mercato, la centralità di Atessa per i veicoli
commerciali del gruppo. Imparato ha detto che sarà un piano
all'insegna della concretezza e ha assicurato che non saranno
promesse, ma tutto quello che verrà detto sarà realizzato.
Domani ci saranno, molto probabilmente, delle novità: nuovi
modelli ibridi per Cassino e Melfi, oltre alla 500 già prevista
a Mirafiori, e la piattaforma Small per produrre modelli mass
market in Italia per la quale Pomigliano d'Arco è tra le
candidate a livello europeo. "Ci aspettiamo - dice Samuele Lodi,
segretario nazionale Fiom - da parte di Stellantis garanzie su
produzione, nuovi modelli che saturino tutti gli stabilimenti,
centralità e autonomia progettuale di ricerca e sviluppo e
sull'occupazione".
Non è da sottovalutare il fatto che all'incontro al Mimit
sia prevista la presenza anche del ministro dell'Economia,
Giancarlo Giorgetti e di quello del Lavoro, Marina Calderone.
Sul piatto, infatti, c'è anche la questione della cassa
integrazione che interessa Stellantis (da poco sono stati
rinnovati i contratti di solidarietà a Mirafiori), ma anche la
filiera con molte fabbriche che nel 2025 esauriranno gli
ammortizzatori sociali con 25.000 posti a rischio - secondo le
stime sindacali - tra azienda e indotto.
Un altro dossier fondamentale è quello della Gigafactory di
batterie per le auto elettriche di Termoli, in Molise, dopo
l'investimento dell'azienda in Spagna. E' già stato ribadito che
Acc - la joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e
TotalEnergies - comunicherà le sue decisioni entro il primo
semestre 2025, ma non bisogna dimenticare che in ballo ci sono i
fondi del Pnrr che il governo può mettere in campo.
A Torino, intanto, c'è stato il primo incontro per il rinnovo
della parte economica del contratto specifico di lavoro (ccsl)
delle società Cnh Industrial, Iveco, Ferrari e Stellantis. "Un
accordo tempestivo rappresenterebbe un segnale significativo non
solo per il benessere dei dipendenti, ma anche per la ripresa
economica del Paese" affermano il numero uno della Fim
Ferdinando Uliano e il segretario Stefano Boschini. (ANSA).
Stellantis-governo, domani tavolo in cerca dell'accordo
Faro su fondi del governo, modelli ibridi e piattaforma Small