Campania

Micallef a Napoli, 'lo sport aiuta i giovani a crescere'

Il Commissario Ue all'iniziativa 'Diamo un calcio alla camorra'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 18 DIC - "L'Italia è dove l'anima batte più forte, la casa dell'Europa. E qui a Napoli è dove il cuore dell'Italia batte più forte. Perché l'Europa è più di 27 Stati membri. Si tratta di oltre 440 milioni di cittadini e 442 regioni. Tutte le diverse regioni dipingono l'arazzo colorato del nostro continente europeo. Ecco perché oggi non sono a Roma, ma sono qua in Campania, con voi". Lo ha detto il Commissario europeo per la gioventù, cultura e sport, Glenn Micallef, intervenendo all'evento "Diamo un calcio alla camorra", organizzato dall'Associazione Figli in Famiglia e dal Napoli Club Bologna, che celebra l'apertura di una scuola calcio solidale nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.
    "Penso - ha aggiunto Micallef - che dobbiamo rafforzare ulteriormente la coesione delle nostre regioni d'Europa. La coesione europea consiste nell'avvicinare l'Europa ai cittadini e avvicinare gli europei tra di loro. Ed è un forte simbolo il fatto che la politica di coesione dell'Unione non è nelle mani di un solo commissario, ma nelle mani del vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto".
    "Tutti noi sappiamo - ha aggiunto Micallef, alla sua seconda missione, prima volta in Italia dall'inizio del mandato - chi sono i grandi campioni di calcio e come lo sport ha cambiato la loro vita, compreso il vostro caro Pasquale Mazzocchi. Tutti hanno affermato di essere in debito con la comunità calcistica per aver dato loro migliori opportunità nella vita, un senso di scopo e un vero futuro. Come questi giocatori famosi, tutti voi qui presenti potete beneficiare dello sport e partecipare alla vostra comunità sportiva locale. Non devi essere un professionista o un campione per essere aiutato dal calcio. La partecipazione dei giovani allo sport è un potente strumento di crescita, crea un ambiente inclusivo in cui giocatori provenienti da contesti diversi sono uniti da una passione condivisa. Sul campo le barriere cadono e scopriamo la tolleranza, il rispetto, l'accettazione. Attraverso l'allenamento e le partite, impariamo a lavorare come una squadra per conseguire obiettivi comuni. Sviluppiamo competenze sociali fondamentali per la vita quotidiana, come la comunicazione, la leadership e la capacità di gestire le nostre emozioni".
    "'Diamo un calcio alla camorra' - ha detto Micallef - è un'iniziativa importante non solo per questi motivi, ma perché contrasta l'influenza distruttiva della criminalità organizzata, dà una fonte di speranza e stabilità e combatte l' esclusione sociale e l'emarginazione che la criminalità alimenta".
    Il commissario Ue ha quindi ricordato che "nell'ambito di Erasmus +, la Commissione finanzia una serie di progetti che riuniscono organizzazioni di tutta Europa. Aiutano per il benessere mentale e fisico delle persone, per promuovere l'uguaglianza e l'integrazione sociale, e molto altro ancora. Il successo di queste azioni è in costante crescita, con oltre 300 progetti finanziati quest'anno. Due anni fa è stata avviata con successo una nuova azione di mobilità per il personale sportivo, con un bilancio di 8 milioni di euro per il primo anno.
    Quest'anno, la richiesta di questa azione è quasi raddoppiata".
    "'Diamo un calcio alla camorra - ha concluso il Commissario europeo - ha tutti gli elementi giusti per crescere e avere una dimensione europea. Per questo motivo vi invito a contattare l'Agenzia italiana per la gioventù (AIG) per esplorare i bandi a cui potete presentare candidature per portare la vostra preziosa esperienza in Europa". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it