Campania

Cinema, a Bruno De Paola il quinto Vesuvius Film Festival

Pompei: serata conclusiva della rassegna al teatro Mattiello

Redazione Ansa

(ANSA) - POMPEI, 20 DIC - Bruno De Paola per il film "In fila per due" è il vincitore della quinta edizione del Vesuvius Film Festival, andato in scena al Teatro Mattiello di Pompei, durante il quale sono stati assegnati numerosi riconoscimenti a protagonisti del mondo del cinema e dello spettacolo.
    Il Vesuvius Film Festival è un concorso cinematografico realizzato in partenariato con il parco nazionale del Vesuvio ed è promosso dall'associazione Arteggiando con la partecipazione e il patrocinio della fondazione ente ville vesuviane e dell'osservatorio vesuviano. Questi gli altri riconoscimenti attribuiti: premio docu-Vesuvius a Francesco Castellani di Sacritalia; premio corto Vesuvius ad Edoardo Maione per Ultimo Desiderio; premio Domus Aurea a Giacomo Simonelli per Lo specchio degli occhi; Andrea De Rosa per Sirena Digitale e Paolo Marescotti per Broken Bones; premio Ambiente e Salute a Maurizio Giordano per Terra Infelix e Maria Berardi Sotto lo stesso cielo; premio Musica Vulcanica a Ciccio Merolla & Clementino, Roberta Tondelli, Silvia Falanga, Sarah Ancarola, Genny Nugnes, CK Street Dance di Alfredo Ruffo, Antonello Cascone e Le Armonie, Nunzia Centanni, Morena Chiara, Maria Francesca Pompella, Scuola Danza Enric Mennillo, Antonio Sarnelli, Peppe Punzo & Letti Sfatti, Francesca Curti Giardino; premio Fiction a Pascal Persiano per L'ombra del Vesuvio e Lucia Cassini per Ischia Forever; premio Cinema a Peppe Lanzetta, Giuseppe Alessio Nuzzo, Salvatore Misticone, Antonella Ponziani, Stefano Veneruso e Barbara Di Mattia; premio Editoria a Gino Giammarino, Marinella Sorrentino e Giovanni Taranto; premio Musica a Fabrizio Fierro, Carmine Caiazzo, Angelo De Cave, Bruno Stoduto, Flavia Paciolla e Giancarlo Nisi; premio Impegno Sociale a don Luigi Merola, Mimmo Condurro e Lino Marasco; ospiti d'onore a Peppe Lanzetta ed Antonio Parlati; eccellenze del territorio a Nunzio Illuminato e allo chef Ubaldo Pucillo.
    "Il Festival - afferma Giovanna D'Amodio, presidente e direttore artistico della rassegna - nella sua evoluzione promuove la conoscenza e la diffusione di prodotti di alto valore artistico nel campo ambientale, cercando di contribuire alla crescita culturale e alla formazione di una matura coscienza ecologista nelle giovani generazioni, per la salvaguardia dell'ecosistema ambientale, diventando a pieno titolo un festival ambientale campano".
    (ANSA).
   

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