Campania

Sanità privata, strutture riabilitative annunciano stato crisi

Tredici sigle contro nuove tariffe rimodulate dalla Regione

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 20 DIC - "Le nuove tariffe rimodulate dalla Regione per le prestazioni dei servizi sanitari e sociosanitari rischiano di compromettere la qualità, la sostenibilità e la disponibilità delle cure per la salute dei cittadini della Campania". È la convinzione di tredici associazioni di categoria, rappresentanti di strutture territoriali della sanità privata (Aias, Aiop Campania, Anaste, Anffas Campania, Anisap, Anpric, Aris Campania, Aspat, Aisic-associazione imprese sanitarie in Campania, Confapi, Confindustria Napoli, Fedisalute e Nova Campania) che, attraverso una lunga missiva, annunciano "l'adozione dello stato di crisi da parte delle strutture riabilitative e sociosanitarie, preannunciando l'attuazione di tutte le azioni che saranno valutate utili e opportune per contestare lo sleale comportamento della parte pubblica".
    La presa di posizione segue un incontro che si è tenuto lo scorso 9 dicembre presso gli uffici regionali del Centro Direzionale di Napoli: "Nel corso del quale - sottolineano le sigle firmatarie - abbiamo subito un'inaccettabile mortificazione".
    "Le associazioni di categoria - si legge ancora - esprimono forte preoccupazione per il mancato aggiornamento delle tariffe dei servizi riabilitativi e sociosanitari della Regione Campania, in un momento in cui si parla di rafforzare i servizi di prossimità e soprattutto alla luce dei notevoli incrementi dei contratti collettivi nazionali del lavoro e dell'aumento generalizzato dei costi della vita".
    "Con questa manovra di 'risparmio a tutti i costi' da parte della Regione Campania su servizi essenziali ed indifferibili - prosegue la missiva - si mette a rischio la sostenibilità delle aziende che quotidianamente si prendono cura delle persone più fragili, delle persone con disabilità, degli anziani, nelle aree della salute mentale e della non autosufficienza".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it