(ANSA) - CASERTA, 21 DIC - La sua villetta doveva essere
abbattuta, ma alla fine di un tortuoso percorso amministrativo e
giudiziario durato 18 anni, la Corte di Cassazione le ha dato
ragione, "smentendo" una sua precedente decisione e "salvando"
l'immobile. È la vicenda di una 73enne casertana, condannata per
abusivismo edilizio dalla sentenza emessa dal Tribunale di Santa
Maria Capua Vetere nel lontano 1996, diventata definitiva nel
1998, cui erano seguiti gli ordini di demolizione da parte del
Comune di Caserta della villetta ritenuta abusiva ed edificata
in via Cappuccini.
La donna, che vive nella villetta, non aveva mai eseguito le
ordinanze del Comune, che aveva così acquisito nel suo
patrimonio nel 2019 la villetta; lo stesso ente locale però
aveva nel frattempo rilasciato un permesso a costruire per il
seminterrato della villetta e nel 2020 un ulteriore permesso in
sanatoria per tutte le opere abusive. La donna ha così fatto
ricorso al Tar per far annullare i provvedimenti di acquisizione
dell'abitazione da parte del Comune, ottenendo sentenza
favorevole, e nel 2021 ha chiesto al tribunale di Santa Maria
Capua Vetere la revoca dell'ordine di demolizione, presentando
il permesso a costruire; il giudice le ha dato però torto, non
tenendo conto neanche della decisione del giudice
amministrativo, e la sua pronuncia è stata confermata dalla
terza sezione penale della Cassazione nel novembre 2022. A
questo punto la Procura ha emesso un ordine di demolizione, cui
la proprietaria si è opposta presentando nuova istanza di
sospensione nel settembre 2023 al giudice di Santa Maria Capua
Vetere, che l'ha respinta nel maggio scorso confermando ancora
una volta la demolizione della villetta.
Ma la 73enne non si è data per vinta, e tramite i suoi legali
Vittorio Giaquinto e Luca Tornatora, ha impugnato la decisione e
si è rivolta, presentando "elementi ritenuti nuovi", ancora una
volta alla Cassazione, la sua ultima reale speranza. A fine
novembre, il giorno prima che i giudici della quarta sezione
penale si riunissero, è intanto diventata definitiva la sentenza
del Consiglio di Stato da cui è emerso che la villetta non era
più abusiva, e così i giudici della Suprema Corte hanno
valorizzato la novità del giudicato amministrativo e dato
ragione alla 73enne, chiudendo quasi definitivamente la vicenda,
visto che hanno annullato con rinvio ad un diverso giudice del
tribunale di Santa Maria Capua Vetere che dovrà però solo
adeguarsi alla decisione della Suprema Corte annullando una
volta per tutte l'ordine di demolizione. (ANSA).
ANSA/Casa da demolire, la Cassazione la salva dopo 18 anni
73enne di Caserta si è sempre opposta a demolizione