(ANSA) - QUARTO, 23 DIC - Combattere la povertà educativa e
prevenire il disagio giovanile. Sono i propositi messi in campo
a Quarto dalle realtà che partecipano al progetto "Ali per il
futuro", promosso come capofila dall'associazione di promozione
sociale Agenzia Arcipelago (ente no profit che opera dal 1999)
in collaborazione con l'assessore a istruzione e servizi sociali
del Comune, Raffaella De Vivo.
Il progetto contro la "povertà educativa", finanziato
dall'Unione Europea e rientrante nel Pnrr/NextGenerationEU 2022,
vede coinvolte diverse realtà attive nel terzo settore: Comune
di Quarto, università Federico II-Dipartimento di scienze
mediche traslazionali, istituto comprensivo 3A°-Gadda di Quarto,
direzione didattica statale secondo circolo di Quarto, Spazio
Smile, associazione Dimensione civica, istituto di psicologia e
ricerche socio sanitarie, associazione culturale Visionair,
associazione culturale Museo Minimo, cooperativa sociale Vento
del Sud, Biennale delle arti e delle scienze del Mediterraneo,
associazione scuola elementare del teatro.
"Il gioco e la salute - afferma l'assessore De Vivo -
rappresentano diritti irrinunciabili per la crescita armonica.
Ed è attraverso il gioco che i bambini sviluppano numerose
competenze: l'attenzione verso il proprio corpo, la creatività,
l'intelletto, la socialità e la solidarietà, il linguaggio ed il
problem solving".
"Il progetto - aggiunge Angela La Torre - tenta di offrire
soluzioni di lungo termine sul tema della povertà educativa e
dell'assistenza ai minori e alle loro famiglie. Numerosi minori
residenti a Quarto sono impossibilitati ad apprendere,
sviluppare e far fiorire liberamente le capacità, i talenti e le
aspirazioni, rischiando così di essere privati del diritto di
crescere e di seguire i loro sogni". "La povertà minorile e
quella educativa - conclude Giuseppe Errico - possono e devono
essere combattute con prassi culturali, creando aggregazione
sociale e solidarietà tra le famiglie. Esse sono legate a
diverse forme di disuguaglianza: è richiesta quindi la
partecipazione delle famiglie ai processi decisionali, con
strategie originali per affrontare queste sfide: pratiche basate
sulla solidarietà e sulla collaborazione tra tutti gli
stakeholder".
(ANSA).
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