(ANSA) - NAPOLI, 30 DIC - Il Comune di Napoli e l'Agenzia del Demanio insieme per la rigenerazione del patrimonio immobiliare della città. E' stato siglato oggi 'Il Piano città degli immobili pubblici' per un valore complessivo di 600 milioni di euro. Nove i beni interessati dalla prima selezione per la creazione di uffici pubblici, presidi di sicurezza, hub culturali, servizi e residenze universitarie, spazi aperti alla collettività, ma altri immobili di proprietà statale, comunale o di enti pubblici potranno essere integrati nell'operazione di riqualificazione, anche in partenariato pubblico-privato. Gli immobili interessati sono: la caserma Boscariello, Castel Capuano, la caserma Cavalleri, Palazzo Fondi, l'ex caserma Muricchio (nota come ex Ospedale militare), i chiostri Carbonara (ex caserma Garibaldi), Arsenale Esercito, Basilica di San Francesco di Paola e piazza plebiscito, Archivio di Stato.
L'obiettivo è riqualificare e valorizzare immobili sottoutilizzati attraverso un patto interistituzionale finalizzato a pianificare e realizzare interventi anche con il coinvolgimento di investitori privati per restituire valore alla città di Napoli così da renderla al passo con l'evoluzione della città moderna. Il Piano - come è stato spiegato - costituisce "un nuovo modello di pianificazione integrata" degli interventi sul patrimonio immobiliare pubblico in collaborazione con le istituzioni del territorio per rispondere al meglio alle esigenze della città, ai fabbisogni dalle pubbliche amministrazioni e dei cittadini. Particolare attenzione, nell'ambito della progettazione, sarà rivolta al tema della sostenibilità ambientale e sociale, alla riduzione del consumo di suolo, all'incremento di aree verdi, al miglioramento delle connessioni per valorizzare la città come luogo di relazioni e di servizi. Per quanto riguarda la caserma Boscariello, l'intervento prevede la realizzazione del Polo della Polizia di Stato con aree verdi, un parcheggio e una nuova piazza a disposizione degli abitanti del quartiere. Il piano di razionalizzazione permetterà di conseguire un risparmio annuo di 1,6 milioni di euro di canoni di locazione passiva, di liberare quasi 36mila mq di immobili in zona centrale e delocalizzare le funzioni amministrative, garantendo un maggior presidio della legalità sul territorio; il progetto per Castel Capuano prevede efficientamento energetico che comprende demolizioni, consolidamento delle coperture, risanamento delle facciate e rifunzionalizzazione degli spazi interni e la creazione di un percorso museale e la libera apertura al pubblico dei cortili, del piano seminterrato e del piano terra, al fine di attribuire al monumento il ruolo di accesso privilegiato e qualificato all'area del centro storico, patrimonio dell'Unesco.
A Palazzo Fondi, dove sono già in corso i lavori di riqualificazione, saranno realizzati uffici di nuova generazione, con abbattimento dei consumi energetici e produzione di energia dall'impianto fotovoltaico. Il progetto comprende anche l'apertura alla collettività, oltre gli orari di ufficio, con un punto di ristoro al piano terra e nella corte interna; nella caserma Cavalleri sarà realizzato un polo concorsuale e logistico; i chiostri Carbonara, ex caserma Garibaldi, saranno recuperati per aprirli al pubblico in attesa della definizione della destinazione d'uso dell'edificio che oggi accoglie la sede del giudice di pace; l'ex Arsenale dell'Esercito a Fuorigrotta diventerà un campus universitario con parcheggi, aree verdi attrezzate e una residenza universitaria. Il progetto ha escluso l'aggiunta di nuovi volumi per evitare il consumo di suolo e l'iniziativa è avviata dall'Università Parthenope; l'intervento alla Basilica di San Francesco di Paola e in piazza del Plebiscito prevede la ristrutturazione e il restauro del colonnato, di proprietà dello Stato, e dei retrostanti edifici di proprietà del Fondo edifici di culto (Fec) che ospiteranno botteghe d'arte della tradizione napoletana e un intervento innovativo di illuminazione diffusa della piazza e delle sue quinte; l'Archivio di Stato diventerà hub culturale per promuovere partecipazione e nuove forme d'interazione tra le comunità locali e lo spazio pubblico; l'ex Ospedale militare, attraverso lo strumento degli usi temporanei, accoglie la Santissima Community Hub, iniziativa avviata grazie a un bando dell'Agenzia del Demanio, progetto di rigenerazione urbana che prevede diverse funzioni: incubatore di cittadinanza attiva, servizi ristorativi e laboratori artigianali, spazi per il coworking, proposte dedicate ai giovani.
Manfredi, con questo accordo acceleriamo i processi
"Questo accordo significa accelerare i processi, fare in modo che le destinazioni d'uso siano compatibili con la volontà della città e risolvere questioni annose che sono in piedi da decine di anni e che non ci possiamo più permettere". Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione della firma del Piano Città con l'Agenzia del Demanio per la riqualificazione e rigenerazione di nove beni del patrimonio immobiliare. Manfredi ha ricordato che "abbiamo una serie di immobili importanti del Demanio che impattano sulla vita e sull'urbanistica della città e, quindi, questa accelerazione e sinergia sono molto importanti per fare in modo che le destinazioni d'uso siano condivise e compatibili con i progetti d trasformazione di pezzi della città". La firma dell'intesa fa seguito all'accordo stipulato tra il Comune di Napoli e l'Agenzia del Demanio già nel i 2022. "I processi di rigenerazione che riguardano gli immobili coinvolti puntano alla massima valorizzazione degli spazi e al recupero della loro funzione sociale ed economica - ha spiegato il primo cittadino - il Piano Città va nella direzione di una collaborazione reciproca e di una linea d'intervento orientata ai bisogni del territorio e al coinvolgimento interistituzionale. Napoli è una città stratificata e ricca di opportunità, il suo patrimonio storico è unico, ma - ha evidenziato - non sempre correttamente valorizzato negli anni". Nel concludere, Manfredi ha sottolineato che dal suo insediamento "in uno spirito di proficua collaborazione con l'Agenzia del Demanio a livello nazionale e regionale, nell'ambito della pianificazione territoriale, ci siamo molto impegnati per la rigenerazione dei quartieri, la riqualificazione di immobili pubblici e la creazione di nuove opportunità. Troppi luoghi della città non sono stati vissuti, aperti alla cittadinanza: ora ci sono le condizioni per renderli vivi, partecipati e forieri di crescita".
Direttore Demanio, al Plebiscito nuova illuminazione ad aprile
"Abbiamo pensato a un progetto in più fasi per cui noi consegneremo un primo stralcio di illuminazione già intorno ad aprile 2025 e porteremo artigiani e artisti sotto il colonnato grazie allo strumento degli usi temporanei così il cittadino potrà sentire la differenza". Lo ha annunciato Alessandra dal Verme, direttrice dell'Agenzia del Demanio, parlando del progetto di recupero di piazza Plebiscito a Napoli, nell'ambito degli interventi previsti dal Piano città siglato oggi con il Comune di Napoli. La direttrice, spigando la natura e le finalità dell'intesa, ha sottolineato che "Napoli è una città che invita alle relazioni perché ha una storia di arte, di cultura profonda letteraria e popolare e queste relazioni devono stare in luoghi accessibili, belli, funzionali. Non si deve più sentire che ci sono abbandono e degrado soprattutto da parte dello Stato" ed ha evidenziato che "finalmente Stato e Comune pianificano insieme e decidono come destinare i beni dello Stato sul territorio ma anche immobili del Comune poco o male utilizzati. Le funzioni saranno quelle di servizi della Pubblica amministrazione, ma anche servizi al cittadino perchè la visione è dare centralità all'utenza". Nel concludere la direttrice dell'Agenzia del Demanio ha evidenziato che "il patrimonio immobiliare è strumento di sviluppo, per il potenziamento dell'offerta universitaria con le residenze per studenti, la creazione di centri di attrattività flessibili per giovani e famiglie e più in generale per il benessere urbano e l'inclusione sociale".
I primi immobili coinvolti nel Piano Città
1. Caserma Boscariello
La Caserma Antonio Boscariello è una ex struttura militare nella zona di Miano, un quartiere periferico a nord di Napoli. L’intervento prevede la realizzazione del Polo della Polizia di Stato con aree verdi, un parcheggio e una nuova piazza a disposizione degli abitanti del quartiere. L’edificio d’ingresso sarà recuperato e ospiterà il “Polo della Legalità” con sale conferenze destinate alle attività della Polizia di Stato. È prevista inoltre la realizzazione di un auditorium per eventi pubblici. Gli edifici saranno progettati secondo elevati standard di qualità edilizia e sostenibilità energetica. Il piano di razionalizzazione permetterà di conseguire un risparmio annuo di 1,6 mln di euro di canoni di locazione passiva, di liberare quasi 36 mila mq di immobili in zona centrale e delocalizzare le funzioni amministrative, garantendo un maggior presidio della legalità sul territorio.
2. Castel Capuano
È il più antico castello di Napoli dopo Castel dell'Ovo, risalente al XII secolo, e uno dei principali monumenti della città. L’idea progettuale prevede la riqualificazione del compendio con un intervento di efficientamento energetico che comprende demolizioni, consolidamento delle coperture, risanamento delle facciate e rifunzionalizzazione degli spazi interni. L’iniziativa prevede anche la creazione di un percorso museale e la libera apertura al pubblico dei cortili, del piano seminterrato e del piano terra, al fine di attribuire al monumento il ruolo di accesso privilegiato e qualificato all’area del centro storico, Patrimonio dell’UNESCO.
3. Palazzo Fondi
L’immobile di proprietà dell’Agenzia del Demanio è attualmente oggetto di importanti lavori di rifunzionalizzazione ed è destinato a ospitare le sedi della Direzione Regionale Campania dell’Agenzia e dell’AGCOM. L’intervento è finalizzato a ridurre la spesa per gli affitti passivi delle due amministrazioni e prevede la realizzazione di uffici di nuova generazione, con abbattimento dei consumi energetici e produzione di energia dall’impianto fotovoltaico. Il progetto comprende l’apertura alla collettività dell’edificio anche oltre gli orari di ufficio, con un punto di ristoro al piano terra e nella corte interna. Il palazzo, che si sviluppa su cinque piani per un totale di circa 3.000 mq, è stato oggetto negli ultimi anni di un’importante iniziativa di rigenerazione temporanea nel corso della quale ha ospitato un bistrot nella suggestiva corte interna, mostre, convegni, eventi musicali e temporary office. Un’iniziativa che ha ottenuto un forte richiamo mediatico anche a livello internazionale.
4. Caserma Cavalleri
Il complesso, realizzato negli anni ’40 del secolo scorso, sorge nel Comune di San Giorgio a Cremano ed è in uso alla Guardia di Finanza. Il progetto di razionalizzazione prevede di destinare alcuni spazi ai reparti attualmente in locazione passiva e di realizzare un polo concorsuale e logistico, puntando a una riqualificazione innovativa e sostenibile di una superficie di oltre 180 mila mq. Sono state bandite due procedure di gara, la prima relativa alla bonifica bellica del sito e la seconda alle indagini ed ai rilievi. L’importo totale dell’intervento è pari a circa 96 milioni di euro ed è cofinanziato dall’Agenzia del Demanio e dalla GdF.
5. Ex Caserma Muricchio
Il complesso della Santissima Trinità delle Monache, oggi noto come ex Caserma Muricchio – Ospedale Militare, fu realizzato dal 1606 per volontà di Donna Vittoria de Silva, poi suor Eufrosina e completato nel 1618. L’intervento su questo bene testimonia un’esperienza concreta di co-progettazione con il Comune di Napoli e di ascolto attivo della collettività. Il compendio ospita diversi utilizzatori, tra cui l’amministrazione comunale, la Polizia di Stato, l’Università Suor Orsola Benincasa e La Santissima Community Hub, iniziativa di temporary use avviata grazie a un bando dell’Agenzia del Demanio. Si tratta di un progetto di rigenerazione urbana dell’ex Caserma che prevede diverse funzioni: incubatore di cittadinanza attiva, servizi ristorativi e laboratori artigianali, spazi per il coworking, proposte dedicate ai giovani, eventi culturali, artistici e ricreativi, legate alle tematiche ambientali, all’economia circolare e alla sostenibilità, idee per la gestione, la cura e la valorizzazione delle aree verdi, uffici pubblici, spazi universitari e usi temporanei.
6. Chiostri Carbonara (ex caserma Garibaldi) Il complesso monumentale risale al 1343, opera dei frati eremitani di Sant’Agostino che sorge fuori le mura urbane dell’antica città, a ridosso del centro storico. Gran parte dell’edificio è in uso al Ministero della Giustizia, sede del Giudice di Pace, la parte oggi non utilizzata sarà al centro di un grande progetto di rigenerazione e valorizzazione. In attesa di definire la migliore destinazione del bene, l’Agenzia del Demanio ha completato gli audit sismici ed energetici e il rilievo BIM del sito e prevede la progettazione di un intervento di recupero dei pregevoli chiostri per aprirli alla collettività e promuovere eventi culturali.
7. Arsenale Esercito
Il complesso immobiliare è ubicato nel quartiere Fuorigrotta. L’obiettivo è recuperare una vasta area dismessa riconvertendola in un Campus Universitario di eccellenza, con parcheggi e aree verdi attrezzate. All’interno è prevista la realizzazione di una residenza universitaria edificata con strategie ambientali sostenibili, soluzioni di efficientamento dei volumi e delle componenti impiantistiche e l’impiego di energie rinnovabili. Utilizzando le volumetrie preesistenti il progetto ha escluso l’aggiunta di nuovi volumi per evitare il consumo di suolo. L’iniziativa avviata dall'università Parthenope, concessionaria del bene, e condivisa dall'Agenzia, si coniuga con la progettualità del Comune di Napoli di prolungamento della metropolitana linea 6 per aumentare l’offerta di trasporto pubblico con un deposito e una stazione ubicati in una porzione dell’ex Arsenale trasferita all’inizio 2024 al Comune di Napoli.
8. Basilica San Francesco di Paola e Piazza del Plebiscito
Il progetto di riqualificazione del complesso monumentale prevede un intervento di ristrutturazione e restauro del Colonnato, di proprietà dello Stato, e dei retrostanti edifici di proprietà del Fondo edifici di culto (Fec) che ospiteranno botteghe d’arte della tradizione napoletana e un intervento innovativo di illuminazione diffusa della Piazza del Plebiscito e delle sue quinte. Il progetto mira a una valorizzazione organica dell’intero complesso della Piazza del Plebiscito, anche mediante l’apertura al pubblico dell’ipogeo della Chiesa ristrutturato e concesso al Comune di Napoli per essere destinato a percorso di visita e spazi culturali.
9. Archivio di Stato
L’Archivio di Stato di Napoli è stato fondato nel 1808 e dal 1845 ha sede principale nel complesso monumentale dei SS. Severino e Sossio, uno dei più importanti e antichi centri della spiritualità benedettina del Mezzogiorno. Dal 1885 fa parte dell'Archivio di Stato anche il cosiddetto "Archivio Militare", oggi sede sussidiaria di Pizzofalcone, sito nella villa di Andrea Carafa della Spina. Il progetto di rigenerazione urbana dell’Archivio di Stato di Napoli prevede la creazione di un Hub Culturale per promuovere partecipazione e nuove forme di interazione tra le comunità locali e lo spazio pubblico. L’intervento punta alla qualità architettonica, al recupero e alla fruizione al pubblico di un bene di grande pregio storico artistico, alla sostenibilità economico finanziaria e all’attrazione di investimenti anche da parte di privati. L’obiettivo è creare un centro culturale polifunzionale aperto alla cittadinanza che renda l’Archivio uno spazio in grado di generare valore per il territorio(ANSA).