(ANSA) - NAPOLI, 10 GEN - In piazza per protestare contro il disegno di legge d'iniziativa governativa in materia di sicurezza: il 'ddl 1660', intitolato 'Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario' approvato alla Camera e ora in discussione al Senato, sta suscitando non poche polemiche. Una protesta anche contro guerre, spese militari e zone rosse che hanno l'obiettivo di rafforzare la sicurezza pubblica.
"Si sta anticipando già adesso il ddl 1660 con ordinanze prefettizie che, pensiamo, siano assurde: impediscono a persone che hanno precedenti contro il patrimonio o per interruzione di pubblico servizio, invasione di uffici, di poter sostare in alcune zone della città. E' una limitazione della libertà personale allucinante, una forma di marginalizzazione e criminalizzazione che pensiamo sia ancora più assurda e che anticipa un decreto liberticida" dice Walter Iannuzzi della Rete Liberi/e di Lottare di Napoli "La sicurezza che vogliamo e che la gente desidera è quella di avere un posto di lavoro, la certezza della casa, di poter accedere a un ospedale senza aspettare un anno per liste d'attesa".
Tra i temi affrontati, il lavoro. Maria Rosaria, dipendente delle Terme di Agnano: "la vera emergenza è data dal fatto che da trentadue mesi non prendiamo lo stipendio. Non c'è un futuro per le Terme di Agnano, un importantissimo parco termale che è stato tolto alla città di Napoli". E Mario, operaio in un'azienda di spedizioni "L' emergenza è il lavoro innanzitutto perché noi ci siamo avvalsi semplicemente dei nostri diritti.
Non ci vogliono far scioperare, siamo qui anche contro il ddl 1660, la nostra vertenza continua ad andare avanti da mesi ma continuiamo a trovare un muro dalla parte opposta. Noi non ci fermeremo".
Nel pomeriggio sit-in di protesta di giovani anche a Piazza Municipio, davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Comune. "Le zone rosse rappresentano l'ennesimo intervento repressivo del governo", hanno detto i manifestanti. Si è in presenza, a loro avviso, di "una politica che, invece di affrontare i problemi strutturali della sicurezza, si limita a soluzioni di facciata, aprendo la strada a possibili abusi da parte delle forze dell'ordine, libere di decidere arbitrariamente chi considerare pericoloso". E' una "visione della sicurezza particolarmente inquietante - si legge in un volantino distribuito in piazza - in città come Napoli, dove i problemi reali sono ben più profondi: povertà diffusa, lavoro nero, un sistema sanitario al collasso e una scuola pubblica abbandonata a se stessa. Eppure il governo ignora queste contraddizioni e preferisce misure emergenziali e slogan utili solo alla propaganda. Anche il sindaco Manfredi sembra aderire a questa logica". Secondo i manifestanti, "la sicurezza reale si costruisce con la partecipazione dal basso, come dimostrano le esperienze virtuose del Comitato Vele a Scampia, che mettono al centro le esigenze degli abitanti".(ANSA)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it