Campania

Ruffini, 'nessuna etichetta politica, io invitato a Milano'

L'ex direttore Entrate: "Vorrei parlare di diritti"

Redazione Ansa

(ANSA) - CASERTA, 11 GEN - Si presenta allontanando da sé ogni etichetta o classificazione politica, Ernesto Maria Ruffini, oggi a Caserta per la prima lezione del nuovo anno di Polity Design, la Scuola di Classe dirigente cattolica nazionale riconosciuta dalla Cei, fondata e diretta da Luigi Ferraiuolo, che ha la propria sede nel Palazzo della Curia Vescovile.
    "Le etichette creano steccati - dice rivolgendosi agli allievi della scuola - per cui è importante sapere cosa fare, e non come. O meglio il come viene in un secondo momento", dice rispondendo ad uno studente che gli chiede come possono riorganizzarsi i cattolici in politica, anche in considerazione dell'evento che il 18 gennaio prossimo si terrà a Milano, vero e proprio 'battesimo' dell'associazione "Comunità democratica", con Romano Prodi, Graziano Delrio e l'ex segretario del Partito Popolare Pierluigi Castagnetti.
    "Un'iniziativa che non ho organizzato io, ma a cui sono stato invitato" specifica Ruffini, che non vuole sentir parlare della definizione che gli è stata affibbiata di "federatore dei cattolici democratici". Nè di rinascita della Democrazia Cristiana. "In Italia il modo migliore per restare soli è fondare un partito" dice, "ciò che vorrei è parlare di diritti, come quello di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione, e ancora non pienamente attuato. Andare a Milano vuol dire confrontarsi su idee e valori". (ANSA).
   

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