(ANSA) - NAPOLI, 13 GEN - Le previsioni meteo e l'allerta
gialla della Protezione civile non rendevano necessaria la
chiusura delle scuole nei loro territori e così alcuni sindaci
del Napoletano le hanno tenute aperte, con grande delusione di
molti studenti: i quali, in alcuni casi spalleggiati dai
genitori, hanno preso di mira i primi cittadini ricoprendoli di
insulti sui social. Un comportamento - sia le assenze
ingiustificate che le ingiurie - "intollerabile", per il
prefetto di Napoli, Michele di Bari.
Il primo a denunciare la cosa è stato il sindaco di San
Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, che ieri sera su Instagram ha
annunciato la regolare apertura delle scuole per oggi,
nonostante in alcuni Comuni della Campania rimanessero chiuse
causa maltempo. Una decisione che è stata accolta da una raffica
di insulti omofobi, frasi offensive e ingiuriose. Una vera e
propria 'shitstorm' contro cui Zinno si è ribellato. "Sono
perlopiù minorenni - ha scritto su Facebook - non controllati
dai genitori, che pensano di poter utilizzare i social network
pensando di non essere puniti per i propri vergognosi
comportamenti: è nostro dovere dare, innanzitutto, un segnale di
tipo educativo e, quindi, trasmetterò gli screenshot ai
dirigenti scolastici"; ma "i messaggi che violano la legge
saranno trasmessi direttamente alle forze dell'ordine: è
difficile che io denunci, ma stavolta si è passato il limite. Se
si riserva al primo cittadino un comportamento del genere cosa
si fa a un compagno o una compagna con cui ci si litiga? I
ragazzi vittima di bullismo possono trovare scampo da tanta
violenza?".
Molti i messaggi di solidarietà arrivati al sindaco, a
partire da quello del primo cittadino del vicino comune di
Ercolano, e vicepresidente Anci, Ciro Buonajiuto, che parla di
una "vergognosa campagna di odio via social per una decisione
amministrativa presa nell'interesse della comunità e adottata di
concerto con gli altri sindaci dell'area vesuviana poiché non si
sono ravvisate particolari criticità". Il comportamento di
questi giovani "dimostra una sola cosa, che le scuole vanno
tenute aperte il più possibile perchè hanno ancora tanto da
imparare", aggiunge Buonajuto, alla cui condanna per quanto
accaduto si aggiunge anche quella dell'Osservatorio Lgbtqia+
della Regione Campania, di Arci Napoli e Antinoo Arcigay.
Ma il sindaco di San Giorgio a Cremano non è stato il solo
bersagliato per la sua decisione. Stesso trattamento è stato
riservato anche al sindaco di Giugliano in Campania, Nicola
Pirozzi, la cui bacheca virtuale è stata riempita di insulti di
studenti, ma anche genitori.
Su questi episodi è intervenuto il prefetto di Napoli,
Michele di Bari: "Quando i sindaci decidono di non chiudere le
scuole - ha detto - i ragazzi devono andare a scuola. Io sono
convinto che la legalità passa anche attraverso questo, cioè che
ognuno deve fare il proprio dovere. Quanto accaduto non credo
sia una bella lezione civica. Se le scuole sono aperte perchè è
stato ritenuto che non era necessario chiuderle, le scuole
devono essere frequentate". (ANSA).
Maltempo, sindaci non chiudono le scuole, insulti social
Nel mirino Zinno e Pirozzi. Per il prefetto è 'intollerabile'