Campania

In fuga dall'eruzione, scoperte tracce dell'età del Bronzo

Nel Salernitano, emerse durante lavori del metanodotto

Redazione Ansa

(ANSA) - SALERNO, 14 GEN - Impronte di esseri umani e di animali in fuga da un'eruzione, risalenti all'Età del Bronzo: è uno dei ritrovamenti avvenuti in provincia di Salerno, durante i lavori di potenziamento del metanodotto della Snam "Diramazione Nocera-Cava dei Tirreni", condotti nei comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio.
    Le indagini archeologiche, durate circa due anni, sono state eseguite sul campo da Sogearch sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino. Tra le scoperte più significative, le impronte nei pressi del torrente Casarzano rimaste impresse nei depositi piroclastici delle eruzioni del monte Somma-Vesuvio: una testimonianza toccante della drammatica fuga degli abitanti di fronte alla furia del vulcano, uomini, donne e bambini, a piedi nudi o con semplici calzari, e con loro gli animali.
    Tra la fine dell'età del Bronzo e gli inizi dell'età del Ferro (1200/1150-900 a.C. circa), un villaggio con capanne si estendeva su questo territorio. I resti delle fondazioni in terra, insieme a numerosi frammenti di ceramica, testimoniano la presenza di una comunità organizzata. È poi venuto alla luce un santuario extraurbano, databile preliminarmente tra il III-II sec. a.C., localizzato in prossimità di Nuceria Alfaterna, lungo un'importante arteria viaria. Tra i numerosi reperti rinvenuti spiccano manufatti ceramici, probabilmente offerti come ex voto; lo studio di questi oggetti potrà fornire informazioni sulle pratiche cultuali e sulle divinità venerate nel santuario.
    Al periodo del passaggio tra l'età romana e la tarda antichità risale un gruppo di sepolture realizzate in fosse rivestite e coperte con lastroni di tufo, alcuni dei quali decorati con incisioni, appartenenti prevalentemente a bambini accompagnati da corredi essenziali. Un altro gruppo di tombe occupa gli spazi di una delle ville rustiche romane. I risultati di queste straordinarie scoperte saranno presto presentati al pubblico attraverso una mostra e una pubblicazione scientifica. (ANSA).
   

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