(di Angelo Cerulo)
(ANSA) - NAPOLI, 22 GEN - Uno 'scrigno' da aprire ai
napoletani e ai turisti nel segno della canzone napoletana e di
un suo grande interprete, un patrimonio culturale, materiale e
immateriale di inestimabile valore. Nasce così a Napoli 'Mu', la
Casa Museo Murolo, che sarà inaugurata entro il 25 febbraio, per
restituire alla città un pezzo fondamentale della sua storia
culturale e musicale.
La casa della famiglia degli artisti napoletani (padre e
figlio, Ernesto e Roberto) sarà un luogo fruibile attraverso
visite guidate, attività di formazione, studio e consultazione e
dove, ha spiegato Coppeto (fratello di Nando che fu produttore
dell'artista), si organizzeranno anche micro-concerti e un
laboratorio di liuteria. Il modello è la casa della Fondazione
Amalia Rodrigues a Lisbona. "Non vuole essere la 'Casa' della
canzone napoletana, ci sono tante espressioni in questo ambito -
ha detto Coppeto - ma la 'Casa' d'autore, di un autore come
Roberto Murolo". Un intervento che vede con la Fondazione in
sinergia - collaborazioni in parte già esistenti - l'Università
Federico II ed il Conservatorio di San Pietro a Majella (presto
sarà siglato un protocollo d'intesa e la 'Mu' potrebbe diventare
sede di un Master di specializzazione in Canto e chitarra
napoletani) ma anche strutture come l'associazione giovanile
'Napulitanata'. Insomma, partnership con enti pubblici e privati
per offrire un prodotto 'vivo'.
E' una una figura centrale, quella di Roberto Murolo. Lo ha
ricordato Renzo Arbore. L'artista ha raccontato della grande
amicizia che lo legava a Murolo evidenziando di essere cresciuto
con la sua musica e di essere particolarmente legato
all'interpretazione di 'Serenata napulitana' da parte
dell'artista scomparso nel 2003. Arbore ha detto che tutta
l'opera del cantautore partenopeo è straordinaria: "A Woody
Allen regalai l'Antologia della canzone napoletana" ha aggiunto.
"Murolo ha, infatti, curato la più bella e completa antologia in
questo settore. Nel dopoguerra, ha rilanciato la canzone
napoletana anche tra gli intellettuali, la borghesia e gli
italiani del Nord grazie al suo modo elegante di interpretare i
brani".
Canzone e territorio, sviluppo, turismo. Può significare
anche questo l'apertura della Mu. Ne è convinta Teresa Armato,
assessore comunale al Turismo e alle Attività Produttive
intervenuta insieme con Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco
per l'audiovisivo e l'industria musicale. "Lavoriamo a tour
specialistici, come quello della musica - ha affermato Armato -
Napoli è amata a livello internazionale per il suo ricchissimo
patrimonio culturale e la canzone napoletana ne è la maggiore
espressione. Si fa molto bene a tutelare questo straordinario
tesoro di talento e creatività conservandolo in un museo
dedicato, valorizzando l'arte di Ernesto e Roberto Murolo e
ricordando quanta ricchezza arriva da Napoli per la musica
contemporanea tutta con progetti di formazione per i giovani".
Nelle stanze dell'abitazione della famiglia Murolo, delle quali
sono state salvaguardate conformazione, tinta e decorazioni,
arredate con l'antico mobilio, prima il poeta e drammaturgo
Ernesto e poi suo figlio Roberto, hanno ospitato personaggi
della cultura napoletana: da Salvatore Di Giacomo ai fratelli De
Filippo, da Libero Bovio a Totò, da Raffaele Viviani a Roberto
Bracco, da Francesco Paolo Tosti al maestro Ernesto Tagliaferri.
Ha affermato il sindaco Gaetano Manfredi in un messaggio:
"Napoli ha un patrimonio culturale vastissimo, non sempre
conosciuto e, in alcuni casi, perduto o trascurato. Spetta a noi
tutelarlo e valorizzarlo al meglio". (ANSA).
Musica e cultura, apre a Napoli la 'MU', Casa Museo Murolo
Da Fondazione formazione, studio e intese. Arbore, dovere farla