(ANSA) - NAPOLI, 25 GEN - "Una chiave per affrontare il
problema della violenza tra adolescenti ed aiutare le vittime a
superare queste esperienze traumatiche può essere l'educazione.
La prevenzione è l'intervento primario e imprescindibile per
limitare e combattere il problema della violenza tra
adolescenti.
Secondo Patrizia D'Angelo "anche la comunicazione è
fondamentale per intervenire positivamente su questo fenomeno:
incoraggiare i giovani a comunicare i loro sentimenti e a
parlare di eventuali problemi che potrebbero essersi verificati
a scuola o tra amici, insegnare loro a risolvere pacificamente i
conflitti e trovare risoluzioni a problemi sono certamente
azioni da inserire tra le attività quotidiane a diversi
livelli". "Occorre altresì sviluppare gli interventi di sostegno
ai giovani che hanno subito violenza - prosegue la dirigente
sindacale - ad esempio attraverso gruppi di supporto o terapie
individuali al fine di aiutarli a superare i traumi e a
rafforzare la loro autostima. Le azioni che si pongono in essere
devono essere tempestive: se si sospetta che un giovane stia
subendo violenza è importante intervenire immediatamente per
garantire la sua sicurezza e fornire il supporto di cui ha
bisogno. Questo può implicare la segnalazione alle autorità
competenti o la richiesta di aiuto a un professionista del
settore.
Infine, è necessario "un adeguato coinvolgimento delle
comunità: la comunità può giocare un ruolo importante nella
prevenzione della violenza tra adolescenti, ad esempio
organizzando programmi e attività di gruppo che incoraggino la
cooperazione e il rispetto reciproco". "E' importante che la
società in generale presti maggiore attenzione ai giovani e che
li sostenga nella loro crescita e nel loro sviluppo - conclude
D'Angelo - Questo può significare offrire opportunità di
volontariato e di partecipazione a programmi di formazione per i
giovani e incoraggiare le conversazioni sulla prevenzione della
violenza e sulla risoluzione pacifica dei conflitti". (ANSA).
Violenza giovanile: D'Angelo (Spi Cgil), educare e prevenire
Il 30 gennaio incontro a Napoli nel Liceo 'Cuoco-Campanella'