(ANSA) - PORTICI (NAPOLI), 27 GEN - "La memoria deve essere
tenuta viva: guai a non celebrare questa giornata. So che tanta
gente si sta un po' stancando, credendo sia una routine.
"Se parliamo dicendo le stesse cose che dicono i libri
avendole lette, i ragazzi si annoiano e sbadigliano - ha detto,
conversando con i giornalisti -. Quando vado nelle scuole e
parlo di mafia, vedo che i ragazzi si annoiano ma quando parlo
di Giuseppe Di Matteo (il bambino rapito, ucciso dalla mafia e
sciolto nell'acido - ndr) li vedo attenti. Sta a noi essere
capaci di coinvolgere i ragazzi che hanno bisogno di essere
aiutati. Papa Paolo VI diceva a noi adulti che 'il mondo oggi
non ha bisogno di maestri ma di testimoni e i maestri vengono
riconosciuti come tali solo in quanto sono anche testimoni'. Io
dico che in questo mondo ci sono troppi maestri e pochi
testimoni. Il Signore ci dia la grazia di essere testimoni".
Don Patriciello ha parlato anche dell'impegno contro il
degrado ambientale: "Le nostre battaglie sono partite dalla
parrocchia al Parco Verde a Caivano: abbiamo fatto tante
manifestazioni, alzando la voce e se oggi l'Italia può contare
sulla legge 68 del 22 maggio 2015 contro i reati ambientali, lo
dobbiamo anche alle nostre battaglie. La chiesa è molto attenta:
Dio mise l'uomo nel giardino perchè lo coltivasse e lo
custodisse e per noi questa non è questione solo ambientale ma
ideologica. E quindi l'impegno della chiesa, in Campania
soprattutto, si vede molto bene. E lo si vede anche a livello
universale. Ricordate che nel 2015 vi è stata l'enciclica del
Papa proprio sulla questione ambientale e noi su questo siamo
molto attenti". (ANSA).
Don Patriciello, "memoria sia viva, guai a non celebrare"
"Oggi ci sono troppi maestri e pochi testimoni"
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