Campania

Overtourism: esperto, per governarlo anche forza lavoro ad hoc

Coviello, preservare patrimonio culturale e naturale

Overtourism: esperto, per governarlo anche forza lavoro ad hoc

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 30 GEN - "Governare e gestire l'afflusso turistico appare indispensabile per prepararsi a fluttuazioni improvvise e inaspettate, così come utilizzare i dati per gestire e prevedere i flussi di visitatori. Inoltre occorre costruire e dotare una forza lavoro pronta per il turismo, scegliere quali segmenti turistici attrarre, distribuire il passaggio dei visitatori nello spazio e nel tempo, sempre nell'ottica di preservare il patrimonio culturale e naturale".
    E' quanto propone il professore Antonio Coviello, docente nell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli nel corso di laurea in Economia, Management e Sostenibilità, nonché ricercatore del CNR, commentando il fenomeno del cosiddetto 'overtourism' nell'ambito del quale si sono registrati anche recenti episodi come quelli avvenuti a Roccaraso (L'Aquila).
    Coviello chiede di garantire che i proventi del turismo siano investiti dove realmente sono necessari destinando le tasse turistiche e le quote di ingresso alle comunità locali o a progetti di conservazione o restauro, oltre a suggerire di "far pagare" l'accesso a singole attrazioni, "sfruttare i grandi eventi per dotare la città di infrastrutture altrimenti irrealizzabili e che migliorano la vita dei residenti, sfruttando la partnership pubblico-privato".
    "Il turismo è tornato fortunatamente ai livelli pre-Covid, ma ha riportato con sé le criticità che ne hanno accompagnato la crescita prima del brusco arresto causato dalla pandemia" sottolinea il ricercatore napoletano. In particolare, Coviello evidenzia "una concentrazione di viaggiatori su alcune località che finiscono per essere vittime dell'overtourism. Infatti l'80% dei viaggiatori visita solo il 10% delle destinazioni turistiche del mondo". "Il numero dei viaggiatori e la frequenza dei loro viaggi sono destinati ad aumentare" spiega l'economista riportando i dati di una recente ricerca che analizza le mete urbane più affollate in una graduatoria basata sul numero di notti trascorse nel 2023 da visitatori domestici e stranieri per chilometro quadrato, che vede al primo posto Dubrovnik (Croazia), seguita da Venezia e da Macao. Tra le prime quindici posizioni compare un'altra città d'Italia, Roma (al 13mo posto).
    Il rapporto offre anche una diagnosi che le città "sotto attacco turistico" possono utilizzare per "individuare i primi segnali di allarme sulla concentrazione". "I viaggi globali continueranno a crescere e l'aumento dei flussi di visitatori è una sfida che le amministrazioni sono chiamate a fronteggiare.
    Pertanto è necessario programmare le tante attività ed organizzarsi" conclude il professor Coviello. (ANSA).
   

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