Campania

Accademia Belle Arti Napoli spinge sull'internazionalizzazione

Direttore,fare rete. A breve parte Crossings, Art Without Limits

Redazione Ansa

(di Angelo Cerulo) (ANSA) - NAPOLI, 27 FEB - "L'Accademia di Belle Arti di Napoli cerca di cogliere le opportunità per sostenere l'attività di ricerca e di partenariato attivo, intercettando fondi pubblici e privati. L'obiettivo è accrescere la qualità dell'offerta e valorizzare il settore a livello nazionale e internazionale per creare un sistema di rete tra istituzioni mettendo in primo piano la ricerca nel campo delle arti, della musica, della coreutica. Il progetto 'Crossings, Art Without Limits' rientra in questa logica che ci vede parte attiva con altre istituzioni sugli obiettivi dell'internazionalizzazione". Così il professor Giuseppe Gaeta, direttore dell'Accademia di Belle Arti partenopea, spiega all'ANSA la filosofia che ispira l'iniziativa che l'istituzione sta realizzando nel progetto nazionale 'Performing'. Il programma di condivisione, che coinvolge 12 realtà culturali e scientifiche italiane, vede l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro capofila, coordinando un network artistico e di ricerca attivo in Italia e che vedrà la prima tappa operativa dal 5 al 31 maggio.
    "Performing - aggiunge Gaeta - è uno dei 7 progetti sui quali siamo impegnati e che termineranno ad aprile 2026 con una quota di finanziamento complessiva di circa 4 milioni solo per l'Accademia: 5 legati al filone del PNRR area AFAM sull'internazionalizzazione, il 'Deh-Alma' in partenariato riguardante la formazione digitale, e il progetto 'Proben' sul benessere psicofisico - entrambi con capofila la Federico II - insieme con altre università e istituzioni terziarie della Campania tra cui il Conservatorio San Pietro a Majella. Insomma, un quadro molto ampio di intervento nella logica delle reti di partenariato".
    'Crossings, Art Without Limits' vuole distinguersi per aspetti innovativi e multidisciplinari. Spiega il professor Vincenzo Gagliardi, docente di Scenotecnica e coordinatore scientifico dell'iniziativa: "L'obiettivo è quello di promuovere le arti performative nelle 10 città che visiteremo all'estero nell'area dei Balcani, del Medio Oriente e del Nord Africa, oltre al coinvolgimento di Catanzaro e Napoli". L'arte serve anche "per connettere zone del mondo difficili, spesso di guerra. Inoltre, è il primo progetto che 'sposta' Napoli su queste aree dove la nostra realtà non ha di regola rapporti".
    Saranno realizzate opere in strada in 3 città (Beirut, Mitrovica, Alessandria), annuncia Gagliardi, "attraverso il disegno, la scultura, la scenografia, la danza per intensificare scambi culturali e artistici e favorire il dialogo tra studiosi, giovani artisti e istituzioni internazionali. Un viaggio simbolico nel segno dell'etica". La prima fase prevede tappe a Tirana, Mitrovica, Belgrado, Sofia, Istanbul, Amman, Beirut, Il Cairo, Alessandria d'Egitto e Atene anche con seminari e incontri sul dialogo interculturale tra istituzioni e comunità artistiche. Con Gagliardi ci saranno i docenti Mario Laporta (Fotogiornalismo), Rosaria Iazzetta (Scultura), Stefania Oriente (Graphic Design). Il percorso culminerà a Napoli, con un Campus internazionale di 'co-creazione': un luogo dove gli studenti lavoreranno insieme per trasformare i materiali raccolti durante il viaggio in scenografie e costumi, dando vita a performance.
    Come risultato finale, 'Crossings, Art Without Limits' presenterà, come detto, tre performance artistiche: a Beirut, tra le rovine della città, un simbolo di resilienza e speranza; a Mitrovica (Kosovo), una città divisa, dove il fiume Ibar separa etnie e culture; ad Alessandria d'Egitto in un teatro storico, simbolo di dialogo culturale e tradizione. "Crossings - sottolinea Gagliardi - è un dialogo e uno stato di condivisione fra differenti Paesi e istituzioni. In questi attraversamenti, i dialoghi che si intraprenderanno, perderanno certamente qualcosa di sé per acquistare qualcosa degli altri. In questo altro, che nascerà dalla condivisione di costruire un progetto culturale comune, dove le singole espressività convergeranno in azioni performative, studenti, provenienti dalle varie istituzioni incontrate, prenderanno parte alla costruzione delle opere collettive che saranno in seguito presentate all'Accademia di Belle Arti di Napoli nel settembre 2025". (ANSA).
   

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