Campania

Ddl Sicurezza: presidio a Napoli,'Governo punisce e non risolve'

Ricci (Cgil),"assurdo paragonare proteste lavoratori a sommossa"

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 25 SET - "Questo Governo sceglie di fare leggi che puniscono, anziché risolvere, i problemi del Paese: fa come il Decreto Cutro e il Decreto Caivano. Si inaspriscono le pene e si limita la libertà delle persone. Questo Paese avrebbe invece bisogno di risposte concrete per la gente che soffre e che deve avere il diritto a mobilitarsi e a protestare, anche contro le grandi opere non necessarie. E poi, come sindacato, siamo preoccupati perché la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori per difendere i propri diritti, non può essere equiparate ad una sommossa". Lo ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, partecipando al presidio promosso insieme alla Uil, cui hanno aderito associazioni, movimenti e partiti - tra cui Legambiente, Rifondazione Comunista, Partito Democratico, Anpi, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Giovani Democratici - a Largo Berlinguer a Napoli, per protestare contro il Ddl Sicurezza del Governo, già approvato alla Camera e che a breve verrà discusso al Senato. "È importante - ha detto il segretario generale Uil Napoli e Campania, Giovanni Sgambati - non accettare un decreto così negativo, soprattutto nel Mezzogiorno. Tante vertenze non potrebbero manifestare il proprio dissenso ed è per questo - ha aggiunto - che siamo in piazza e troveremo il modo di contrastarlo".
    Per il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, "c'è un tema di difesa della democrazia e questo Governo dovrebbe capire che sono state raccolte oltre 500mila firme in pochi giorni sul tema della cittadinanza agli stranieri, oltre un milione contro l'autonomia differenziata e quattro milioni di firme sono state raccolte a sostegno dei referendum sul lavoro promossi dalla Cgil. Se questo Governo non sente la pancia del Paese, credo che siamo di fronte ad un Governo reazionario. Noi - ha ribadito Ricci - chiediamo democrazia, ascolto e risposte vere. Non slogan e punizioni. Bisogna intervenire e bisogna farlo dando risposte concrete. In una città come Napoli - ha ricordato infine - dove ci sono tante disuguaglianze non c'è bisogno di polizia, di repressione. Indubbiamente c'è bisogno di limitare alcuni fenomeni, ma non attraverso la punizione".
    (ANSA).
   

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