Campania

Fiom: in 5mila dalla Campania per la manifestazione a Roma

Sciopero automotive, il corteo venerdì 18 ottobre nella Capitale

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 14 OTT - "In Campania il settore dell'auto rappresenta ancora oggi la fetta più grande dell'industria metalmeccanica. Solo tra Pomigliano e Pratola Serra abbiamo oggi oltre 5. 700 lavoratori impiegati. Nel frattempo, anche per effetto degli accordi di incentivo all'esodo, abbiamo perso quasi 600 lavoratrici e lavoratori. Quindi è evidente che il settore dell'auto rappresenta l'industria principe di questa regione". Lo ha detto il segretario generale regionale Fiom Cgil, Massimiliano Guglielmi, incontrando i giornalisti con il leader nazionale della categoria Michele De Palma, a pochi giorni dallo sciopero generale del settore automotive proclamato per venerdì 18 ottobre. "Del resto noi, storicamente - ha aggiunto Guglielmi - abbiamo sempre lavorato in questa regione per produrre auto. Le scelte di Stellantis, che indeboliscono gli stabilimenti, sono scelte gravi e quindi per quanto ci riguarda il 18 ottobre saremo presenti massicciamente allo sciopero generale". "Dalla Campania - ha aggiunto Guglielmi - contiamo di portare oltre 5mila lavoratori e lavoratrici degli stabilimenti diretti e dell'indotto, che è distribuito su tutta la regione: per ogni addetto diretto di Stellantis ci sono almeno tre lavoratori nell'indotto. Se non ci dovesse intervenire un cambio di passo, se non ci sarà un'inversione a partire dal piano industriale di Stellantis, - ha concluso - il dramma occupazionale in questa regione sarà importantissimo".
    "Quanto sta accadendo, soprattutto in Stellantis - secondo il segretario generale Fiom Cgil Napoli, Mauro Cristiani - è la prova che forse il famoso referendum di Marchionne fu un errore.
    Il problema oggi è che senza una politica industriale nel settore dell'auto si continuerà navigare a vista anche per colpa di quell'errore". "Dalla provincia di Napoli - ha detto Cristiani - ci sarà una presenza massiccia alla manifestazione di Roma. Ad oggi, siamo già a dodici bus che, nei prossimi giorni sicuramente aumenteranno. Perché è evidente che quello che in questi anni è mancato è un rapporto con il sindacato e soprattutto un piano industriale. Chiediamo una convocazione dell'ad Tavares insieme ai sindacati, al Governo, al ministro Urso e alla Presidente del Consiglio, Meloni perché - ha concluso - senza il settore dell'auto, la Campania avrà grosse ripercussioni sia occupazionali che di prospettiva futura".
    (ANSA).
   

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