(ANSA) - ACERRA, 18 LUG - Il Comune di Acerra (Napoli), potrà
avviare l'iter per il risarcimento dei danni patrimoniali e non
patrimoniali nei confronti di Cuono Pellini, imprenditore
condannato negli anni scorsi per non aver ottemperato ad
un'ordinanza sindacale per la rimozione dei rifiuti in un
terreno in località Lenza Schiavone. Lo rende noto il sindaco
Tito d'Errico, annunciando che la Corte di Cassazione ha
rigettato il ricorso dell'imprenditore presentato dopo la
condanna in primo e secondo grado. La Suprema Corte ha infatti
dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Cuono Pellini,
condannato alcuni anni fa dal Tribunale di Nola ad un anno e due
mesi di reclusione e a circa 20mila euro di sanzioni per
violazione di sigilli e omessa rimozione dei rifiuti, imposta da
ordinanza sindacale, in un terreno di sua proprietà. L'altro
reato contestato, quello di discarica abusiva, fu dichiarato
all'epoca prescritto. "Con la pronuncia della Cassazione - ha
detto il sindaco - che nel rigettare il ricorso del signor Cuono
Pellini lo condanna in via definitiva per omessa bonifica e
violazione dei sigilli in merito ad un terreno in località Lenza
Schiavone, il Comune di Acerra può avviare l'iter per il
risarcimento in sede civile dell'accertato danno patrimoniale e
non patrimoniale". Il Comune, spiega il legale incaricato
dall'Ente, Alfredo Cretella, "era stato ammesso alla
costituzione in parte civile, e potrà quindi agire di
conseguenza". La sentenza della Corte di Cassazione, quindi,
darà diritto all'Ente municipale di nominare un consulente
tecnico per la quantificazione del danno patrimoniale e non
patrimoniale. (ANSA).
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