Campania

Bagarre in Aula a Pomigliano,espulso consigliere minoranza

Maggioranza, "sceneggiata dell'opposizione che avvelena clima"

Redazione Ansa

(ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO, 26 SET - Una seduta del Consiglio Comunale a Pomigliano d'Arco (Napoli), per approvare, tra l'altro, la convenzione che consente alla partecipata Enam di continuare a gestire in house il servizio di raccolta rifiuti a Pomigliano d'Arco e per presentare lo stato di attuazione delle linee di mandato dell'amministrazione guidata da Raffaele Russo, si è improvvisamente trasformata in una bagarre che ha portato all'espulsione di un esponente della minoranza e dell'abbandono dell'aula degli altri due consiglieri d'opposizione.
    Secondo quanto reso noto dall'amministrazione comunale, i consiglieri di minoranza "hanno inveito contro il presidente del Consiglio Comunale Maurizio Caiazzo e interrotto prima l'intervento del consigliere Giuseppe Capone e poi del sindaco Raffaele Russo, alzando notevolmente i toni". "Il consigliere di Rinascita, Vito Fiacco - hanno aggiunto gli amministratori in una nota - ha dato in escandescenze, tanto che è stato richiamato due volte dal presidente Maurizio Caiazzo e successivamente espulso dall'aula, come prevede il regolamento e poi accompagnato all'esterno dalla polizia locale, come previsto dal regolamento. A quel punto, la consigliera di Rinascita, Carla Mercogliano, ha deciso di seguire Fiacco fuori dall'aula, insieme al consigliere di PER, Marco Iasevoli, che ha reagito all'espulsione di Fiacco chiamando i carabinieri, che non sono intervenuti in aula". All'ordine del giorno erano in discussione anche due mozioni presentate dall'opposizione. I consiglieri di maggioranza presenti hanno definito l'accaduto come una "sceneggiata". "I consiglieri di minoranza - commenta l'Amministrazione Comunale - incapaci di reggere un leale confronto sugli interventi portati avanti dall'Amministrazione Comunale nel primo anno di mandato, dopo aver avvelenato il sereno clima in cui si stava svolgendo la seduta, sono scappati dall'aula consiliare, impedendo a quella parte dei cittadini che li hanno votati di essere rappresentati". (ANSA).
   

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