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>ANSA-BOX/Metamostri, ai bimbi con modi giusti si parla di tutto

Dalla parìtà di genere alla violenza il format su Youtube

Redazione Ansa

(dell'inviata Cinzia Conti) (ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA, 25 LUG - Pupazzi pelosi e di stoffa che alle mamme e ai papà fanno tornare in mente Topo Gigio, Uan, Dodò e anche i Muppets, Tata e Meme due "umani" pazzerelli e duttili e un team editoriale che lavora molto tempo su ogni singolo contenuto confrontandosi con gli esperti. Il primo obiettivo è divertirsi, ma anche parlare di cose importanti, come la differenza e la parità di genere oppure la violenza e addirittura la guerra. A Giffoni arrivano i Metamostri, il progetto pedagogico di Ciaopeople, disponibile su Youtube da poco meno di un anno e proposto ai piccoli giurati dai 3 ai 6 anni.
    "Ai bambini, anche così piccoli, si può parlare di tutto, ma si devono trovare i modi e le parole giuste. La nostra è una sfida coraggiosa perché una puntata dura venti minuti e catturare e mantenere la loro attenzione è un bell'impegno" spiegano il direttore editoriale Luca Iavarone e Tony Scarfì che interpreta Tata. "È un format complesso, - aggiungono - perché da un lato è dalla parte delle bambine e dei bambini e quindi punta a farli divertire e a farli ridere, a preoccuparsi dei loro micro-drammi quotidiani. Dall'altro lato è un format che guarda anche ai genitori e quindi ha una linea pedagogica verificata con il patrocinio dell'Università Federico II di Napoli, dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali. Insomma una puntata di Metamostri vuole essere cibo sano per le nuove generazioni, un programma di cui ci si può fidare. Lavoriamo tantissimo sulla linea pedagogica e in un marasma come quello di internet, pieno di contenuti spazzatura o semplicemente stupidi e dove è sempre più difficile trovare il giusto equilibrio tra connessione e disconnessione, era giunta l'ora di avere un format con un progetto editoriale fatto di autori ma anche di esperti. A noi comporta una serie di verifiche molto importante e complicate, dalla fase di ideazione".
    Un esempio è la puntata proposta ai piccoli giffoner "Femmine vs Maschi", dedicato all'autodeterminazione di bambine e bambini per combattere la differenza di genere. "Basta bambole per le bambine e macchinine per i bambini. Non ci sono giochi da maschi o da femmine, ma solo giochi che ci piacciono o che non ci piacciono", ha sottolineato Tata tra l'entusiasmo del pubblico.
    Un altro dei temi, sempre alla loro portata, è quello contro la violenza. "Di quanto sia brutta la guerra - spiegano - non abbiamo ancora parlato ma abbiamo già realizzato una puntata in cui si spiega che a volte quando qualcuno fa il cattivo o il prepotente non serve per forza reagire male ma può bastare un fiore o un atto gentile per farlo smettere". I nomi dei Metamostri derivano dalla parola "pupazzo" declinata nelle lingue del mondo: Bab viene dall'ungherese bàb, Kika dallo swaili kikaragosi, Bumba dal somalo boombaleed, Fanto dal portoghese fantoche, Pupa dal siciliano pupo. I 5 puppets protagonisti dello show, rappresentano diverse personalità, corpi e fragilità, create per aiutare i bambini a immedesimarsi sviluppando l'empatia. (ANSA).
   

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