Campania

Tintoria, Bsmt, Muschio Selvaggio, il sogno? Un podcast col Papa

Rapone, Tinti, Gazzoli, Luis e Martin Sal assieme a Giffoni

Redazione Ansa

(ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA, 25 LUG - "Il nostro sogno? Una puntata con il Papa". È proprio il caso di dire che il limite è solo il cielo per gli 'Avengers' del podcast italiano per la prima volta riuniti a Giffoni per il delirio dei fan. Tintoria, Passa dal Basement e Muschio Selvaggio: Stefano Rapone, Daniele Tinti, Gianluca Gazzoli, Luis e Martin Sal, sono tutti insieme sullo stesso palco e si scatenano scherzando su cosa chiederebbero nella mirabolante puntata con Papa Bergoglio. Per Gazzoli, "se ha mai incontrato Michael Jordan", per Tintoria "il suo rapporto con le droghe leggere", mentre Martin Sal non vuole dichiarare le sue domande "sennò me le brucio, per quando verrà a Muschio!".
    Giffoni Film Festival inaugura un approfondimento sul mondo dei podcast, grazie a MNcomm e Dopcast, e lo fa non a caso nell'edizione a tema "L'illusione della distanza".
    "Effettivamente il podcast dà un'illusione di vicinanza tra chi fa il contenuto e chi lo ascolta - dice Daniele Tinti, host del podcast comico Tintoria dal 2018, tra i primi a emergere in Italia -. La frase che ci viene detta più spesso è 'mi sembra di conoscerti', ed è una sensazione più comune quando si sente un podcast rispetto a un programma tv o ancora meno per un film al cinema". C'è un forte meccanismo di immedesimazione che si crea: "La sensazione più bella la provi quando l'intervistatore chiede le stesse cose che avresti voluto chiedere tu", afferma Gianluca Gazzoli, che con il suo Bsmt dal 2022 porta avanti interviste a grandi ospiti per ispirare il suo pubblico.
    Tra i mezzi di comunicazione in più rapida crescita, i podcast sono lo strumento che ha rivoluzionato, negli ultimi anni, il modo di informarsi, soprattutto tra Millennials e Gen-Z, e sono un mondo in continua evoluzione: "Bisogna sempre fare attenzione al panorama - afferma Luis Sal di Muschio Selvaggio, fondato nel 2020 -: oggi, per esempio, vedere Gerry Scotti online seduto a un tavolo non è più sconvolgente, mentre lo era 4 anni fa". "Il primo a riconoscere la potenza del podcast è stato il pubblico, - prosegue Gazzoli - poi gli ospiti come spazio spontaneo riconquistato. Quelli che ci sono arrivati dopo gli addetti ai lavori" e sottolinea: "Ancora c'è margine incredibile per fare delle cose pazzesche." "Fare podcast non vuol dire accendere un microfono" dichiara Gianluca Gazzoli, e a chi tenta di seguire le loro orme nel mondo del podcast e chiede un consiglio, tutti, quasi all'unisono, esclamano: "Un buon audio!", ammettendo che il video può essere anche scadente. E poi Tinti aggiunge scherzando: "Avere qualcosa da dire è difficilissimo, più facile è trovare qualcuno che abbia qualcosa da dire". Tra i consigli, il titolare del Basement aggiunge: "Non cercate la scorciatoia delle views, i fenomeni virali del momento". (ANSA).
   

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