(ANSA) - NAPOLI, 13 GIU - 3 milioni 550mila euro per la
prevenzione del rischio sismico destinati ai Comuni. Li ha
stanziati la Regione Campania per la realizzazione degli studi
di Microzonazione Sismica (di livello 1 e di livello 3) e per la
valutazione e l'analisi della Condizione Limite per l'Emergenza
dell'insediamento urbano.
Si tratta di contributi per le indagini mirate
all'approfondimento del comportamento dinamico dei terreni
rispetto alle sollecitazioni di un terremoto: attraverso la
microzonazione sismica è possibile individuare e caratterizzare
le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione
locale e le zone soggette a instabilità, quali frane, rotture
della superficie per faglie e liquefazioni dinamiche del
terreno.
Grazie a una forte azione della Regione Campania in questa
direzione, all'approvazione di un apposito decreto e alla
attivazione della relativa "manifestazione di interesse"
(pubblicata sul Burc numero 43 del 10 giugno), i Comuni possono
presentare domanda per l'assegnazione dei fondi disponibili.
L'importo massimo del contributo concedibile alle
amministrazioni locali, per singola opera ammessa, dipende dal
numero di abitanti residenti. Nel caso della Microzonazione
Sismica di livello 1, comprensiva della Condizione limite per
l'emergenza (CLE), è incentivata la partecipazione dei Comuni in
forma associata: con questa analisi si punta infatti ad avere un
quadro completo della risposta locale ad un sisma e a conoscere,
in particolare, a seguito del manifestarsi di un terremoto, qual
è la soglia al cui superamento l'insediamento urbano conserva
comunque, nel suo complesso, l'operatività della maggior parte
delle funzioni strategiche per l'emergenza, la loro
accessibilità e connessione con il contesto territoriale.
Le risorse di cui al decreto pubblicato sul Burc 43, vengono
concesse ai Comuni a fronte di una minima compartecipazione alle
spese.
Si tratta di una azione fondamentale che si inquadra nel solco
del decreto "l'Aquila", per dotare i Comuni di informazioni
utili per il governo del territorio, per la progettazione, per
la pianificazione per l'emergenza e per la ricostruzione post
sisma: gli studi di Microzonazione Sismica hanno infatti
l'obiettivo di razionalizzare la conoscenza sulle alterazioni
che lo scuotimento sismico può subire in superficie.
Il decreto sulla microzonazione sismica si affianca a quello
approvato ad aprile scorso che, sempre nell'ambito della
prevenzione sismica, ha stanziato 17 milioni e 200mila euro per
gli interventi su edifici strategici comunali.
Si ricorda che per i territori interessati del bradisismo la
microzonazione sismica è prevista e attuata ai sensi dell'art. 2
del DL 140/2023. (ANSA).
Rischio sismico, 3,5 milioni di euro ai Comuni
Fondi per la microzonazione, manifestazione di interesse