Campania

De Luca,sull'autonomia Calderoli fa il gioco delle tre carte

Sgambati: "Una legge che indebolisce il Paese"

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 22 OTT - "Ieri c'è stata una discussione a Bari alla Conferenza delle Regioni, Calderoli ha detto che entro l'anno si approvano e si finanziano i Lep. La domanda che gli ho fatto è semplice: nella tua legge è scritto che l'autonomia differenziata non deve comportare oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato. Quindi ho la sensazione che stanno facendo il gioco delle tre carte". Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine del convegno Uil su "Autonomia differenziata e agroalimentare", in corso a Napoli.
    "La verità - ha detto De Luca - è che se trattengono nel Nord una parte consistente dei tributi nazionali, Iva, Irpef, Irap, non ci saranno più le risorse per fare l'autonomia differenziata, cioè per approvare i Lep in maniera corretta.
    Dunque dobbiamo combattere, in modo particolare batterci perché non ci siano contratti regionali sulla sanità pubblica e sulla scuola pubblica, altrimenti davvero si spacca l'Italia. Dobbiamo combattere chiarendo che siamo per modernizzare l'Italia, non per mantenere la situazione così com'è, ma modernizzarla sulla nostra linea, che è burocrazia zero. Su questa linea possiamo unire il mondo produttivo, le imprese, i ceti professionali del Nord e del Sud, senza però spaccare l'Italia".
    "Fra qualche giorno approveremo formalmente in Consiglio Regionale - ha aggiunto il governatore - la proposta della Campania sull'autonomia che manderemo poi al Parlamento italiano, ma abbiamo già mandato ai gruppi parlamentari la bozza che abbiamo approvato in Giunta".

Sgambati, una legge che indebolisce il Paese 

 "L'autonomia di per sé se non è ancorata a un'idea di Paese rischia di essere una fuga che non aiuta nessuno, ma indebolisce il Paese": lo ha dichiarato Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, intervenendo all'iniziativa promossa dalla Uila Campania sull'autonomia differenziata. "Noi avevamo già espresso la nostra insoddisfazione quando è stata risolta, ed è passata in sordina, la riforma costituzionale, con l'art.5, che dà la possibilità alle Regioni di avere l'autonomia così come succede oggi", ha continuato Sgambati. "Con questa legge, le conseguenze non si avranno solo sui contratti, ma anche sulla sicurezza sul lavoro: immaginate cosa succederà quando ogni regione deciderà di avere autonomia su un tema cosi importante come la sicurezza sui luoghi di lavoro. Non siamo in grado oggi, con un quadro nazionale, di sostenere la sicurezza sul lavoro, credete che ci riusciranno le singole regioni?". "Pensiamo a settori come la sanità, la scuola. E cosa accadrà, invece, per le politiche energetiche? Come potremmo essere competitivi con un Paese spaccato in tanti stati e staterelli?", ha sottolineato Sgambati. "Noi, la UIL, immaginiamo un paese diverso, e d'altronde perché lo immaginiamo diverso? Se abbiamo deciso, qualche anno fa a Bologna, di dire che siamo il sindacato delle persone, l'abbiamo fatto perché immaginiamo e vogliamo un Paese che guardi alle persone soprattutto a quelle più fragili. Questo è lo scopo di un grande sindacato confederale". (ANSA).
   

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