(ANSA) - NAPOLI, 30 GEN - "La sentenza di oggi della Corte
europea accoglie il ricorso presentato nel 2013 da 41 abitanti
della zona di Napoli Nord ed area casertana che lamentavano
gravi danni alla salute per lo sversamento di rifiuti tossici in
quel territorio. Si tratta di un fenomeno che ha segnato il
periodo antecedente alla denuncia del 2013, con diffusione di
sversamenti tossici programmati e gestiti dalla criminalità
organizzata, come le indagini e le sentenze degli anni
successivi hanno accertato".
"Furono anni di grave inquinamento - ricorda Bonavitacola -
segnati dal crescente fenomeno dei roghi tossici. Grazie ad un
forte impegno risanatore, su impulso fondamentale della Regione
Campania, in epoca più recente è stata avviata un' importante
azione di bonifica, come dimostrano gli importanti interventi di
bonifica eseguiti presso i siti ex Resit, Masseria del Pozzo,
Novambiente. E' un'opera che dovrà proseguire nei prossimi anni
per la numerosità dei siti che furono contaminati in quel
nefasto periodo . L'odierna sentenza Cedu ha affrontato il tema
dei rifiuti speciali e tossici nel periodo ante 2013".
"Passando ad altro tema - prosegue Bonavitacola - cioè alla
gestione del ciclo dei rifiuti urbani, in questi anni si è
aperta una fase nuova, riconosciuta anche dalla Commissione
europea, che ha già ridotto di 1/3 la sanzione applicata da una
diversa sentenza della Corte di giustizia, che censurò la
gestione dei rifiuti solidi urbani nel periodo ante 2015. Grazie
ai due nuovi impianti di Caivano e Giugliano, già operanti, ed
ai dodici impianti di compostaggio in corso di realizzazione si
potrà cancellare definitivamente la sanzione entro la fine del
corrente anno". (ANSA).
Terra Fuochi: Regione, sentenza su eventi precedenti il 2013
Assessore Bonavitacola: in seguito avviata azione bonifica
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