(ANSA) - SANT' ANASTASIA (NAPOLI), 23 MAR - Centinaia di
studenti, numerosi adulti, si sono riuniti per un evento
dedicato alla conoscenza e alla salvaguardia dell'acqua,
nell'aula polifunzionale di Madonna dell'Arco a Sant'Anastasia,
in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua.
L'associazione culturale Terre di Campania in collaborazione
con Gori Spa, (l'azienda che gestisce il servizio idrico
integrato a circa un milione e mezzo di cittadini residenti in
75 comuni tra le province di Napoli e Salerno) e in condivisione
con padre Gianpaolo Pagano, priore del Santuario anastasiano,
hanno condiviso per il quarto anno un progetto che mira a
formare i giovani, e non solo, perché si crei una cultura
dell'acqua e si lavori per garantire a tutti la sua fruizione,
come previsto dai Diritti Fondamentali dell'Uomo.
L'Agenda 2030 ricorda che l'accesso all'acqua è stato
riconosciuto a livello internazionale come un diritto umano
universale, autonomo e specifico. Di questo diritto
fondamentale - si legge in una nota - ha dialogato Nino Daniele,
filosofo, giornalista, scrittore, impegnato per l'affermazione
dei Diritti Umani e della Pace. "Non solo la vita biologica
nasce nell'acqua" ha ricordato Daniele "ma la vita sociale,
aggregata in comunità, è nata lungo i corsi d'acqua. Senza acqua
non c'è pace, perché gli uomini lottano per questo bene
indispensabile. Occorre perciò, come insegnava Aldo Masullo, che
l'individuo si senta parte di una comunità e ne rispetti regole
e beni per raggiungere una convivenza pacifica e progredire".
Come parlare dell'acqua e della necessità di tutelarla senza
annoiare o diventare ripetitivi? Quale mezzo può favorire una
narrazione integrata e interessante? Terre di Campania ha
individuato un possibile strumento educativo nell'arte, dando
vita ad una collettiva artistica fatta di opere realizzate
dapprima su sagome a forma di goccia, poi su totem e quest'anno
su tessere di mosaico, che vanno a comporre un racconto
sfaccettato e poliforme che ha per protagonista l'acqua e i cui
narratori sono artisti e studenti di licei artistici della
Campania, coordinati da Giuseppe Ottaiano. Nell'aula
polifunzionale è stata allestita l'installazione 'Le figlie
dell'Acqua': il discorso è proseguito con il linguaggio
teatrale, con lo spettacolo Nell'Acqua, ideato da Valentina
Mustaro per la compagnia La Ribalta, nel quale parole, musica e
danza si sono intrecciate per raccontare l'acqua in Campania,
fra mito, storia, vita popolare, poesia e cultura musicale. La
musica ha accompagnato l'evento grazie agli studenti del Liceo
musicale Bruno Munari di Acerra mentre gli studenti del Manlio
Rossi Doria di Marigliano hanno svolto compiti di accoglienza e
gestito il punto ristoro. Grande interesse per gli active point
tenuti da Fondazione Anton Dhorn, CeSMA Unina, Ordine delle
ostetriche della Campania, Gori, Museo delle streghe, arch.
Gimmy Devastato, Don Lino D'Onofrio e Associazione Vela Latina,
Liceo Cantone di Pomigliano, Liceo Munari di Acerra: ciascuno
per il proprio campo di competenza, dalla scienza all'arte,
passando per l'antropologia culturale, ha tenuto incontri
divulgativi con gruppi di ospiti. La visita al Museo
Multimediale delle Acque Campane, Mumac, di recente inaugurato,
ha concluso l'evento. "Attenzione, equilibrio nelle scelte
quotidiane e comunità educante sono indispensabili per la tutela
dell'ambiente" ha rimarcato Saveria Giordano, assessore alla
Cultura di Sant'Anastasia. (ANSA).
Raccontare l'acqua, Gori all'evento con le scuole
Educare al bene comune, dibattito ed esposizioni