(ANSA) - NAPOLI, 25 LUG - Ha girovagato mezza Italia per
essere operato. Obeso, 190 chili, un paziente del Cilento di 41
anni con un tumore al rene ha dovuto fare i conti con una sanità
impreparata ad assisterlo: dove trovava il letto non trovava la
tecnologia, dove c'erano entrambi non c'era la disponibilità dei
medici a correre il rischio di effettuare un intervento su un
paziente tanto obeso.
Per operarlo il team del Pascale ha dovuto fare ricorso a
speciali sistemi di supporto e di lavoro, contando soprattutto
su una perfetta sinergia tra i chirurghi, l'equipe
anestesiologica, il personale della sala operatoria, si legge in
una nota del Pascale. C'è voluta quasi un'ora per posizionare il
paziente sul letto operatorio, letto ovviamente non conforme al
suo peso e che ha necessitato quindi di supporti speciali. Una
volta attaccato ai bracci del robot da Vinci tutto è filato
liscio. Al paziente è stato asportato il rene e ora sta bene.
E' di pochi giorni fa la notizia che la prestigiosa rivista
"BJU International" ha pubblicato il programma organizzativo
della struttura complessa di Urologia del polo oncologico
partenopeo riconoscendo all'Irccs l'impegno profuso durante il
periodo di massima emergenza Covid. Un impegno che, si legge, ha
consentito, grazie allo sviluppo e adozione di adeguati
protocolli di sicurezza ospedaliera ed una attenta selezione dei
pazienti, di mantenere invariate le attività chirurgiche per il
trattamento delle patologie uro-oncologiche.
. (ANSA).
Obeso con tumore al rene, operazione al Pascale di Napoli
41enne ha girovagato mezza Italia per intervento, ora sta bene