Campania

Il progetto "Reggia" a Caserta per i bimbi diabetici

Il piano dell'ospedale per migliorare la vita dei pazienti

Redazione Ansa

(ANSA) - CASERTA, 03 OTT - Per migliorare la qualità di vita dei bambini affetti da diabete mellito e delle loro famiglie, l'Azienda Ospedaliera "Sant'Anna e San Sebastiano" di Caserta lancia il Progetto R.E.G.G.I.A. (Regolare, Educare alla Gestione della Glicemia Insieme all'Arte), puntando sul connubio tra salute e arte, sulla promozione del benessere psico-fisico attraverso la fruizione dell'arte e della natura.
    Sostenuto dalla Direzione Strategica dell'azienda, il Progetto nasce dalla collaborazione tra l'Unità operativa semplice di Diabetologia ed Endocrinologia Pediatrica (coordinata da Filomena Pascarella e che fa parte dell'Unità operativa complessa di Pediatria diretta da Felice Nunziata), la Reggia di Caserta, il Comune e l'Associazione di volontariato "L'Isola che non c'è".
    L'iniziativa sarà articolata in due incontri domenicali, l'8 e il 15 ottobre prossimi, che si svolgeranno nei giardini del Parco Reale.
    I piccoli pazienti diabetici, accompagnati dai loro genitori e dal team dell'unità di Diabetologia, saranno coinvolti in attività finalizzate a gestire meglio la cronicità della malattia dal punto di vista sia psicologico che nutrizionale e in quelle più strettamente legate alla cultura e alla natura nella perfetta sintesi offerta dal Parco vanvitelliano.
    Lo scopo del Progetto è di aiutare i bambini e i familiari a gestire la patologia diabetica cronica attraverso un percorso di apprendimento delle competenze, delle abilità necessarie a uno stile di vita sano ed equilibrato, valorizzato dal contesto naturale, artistico e storico in cui il percorso stesso si colloca, con l'obiettivo di generare effetti terapeutici a lungo termine nella convivenza quotidiana con la malattia.
    "L'Ospedale esce dalle sue mura - evidenzia il direttore sanitario, Angela Annecchiarico - per congiungersi con la bellezza e l'eccellenza della Reggia borbonica che, come luogo di arte, cultura, natura, diventa parte integrante del cammino curativo a beneficio dei nostri piccoli pazienti".
    "I due incontri - sottolinea la Pascarella - privilegeranno il confronto e la condivisione, stimolando i piccoli con interventi psicologici e psico-educativi mirati, da cui deriverà l'opportunità concreta di essere più consapevoli, esperti ed emotivamente sereni nel rapporto con la natura cronica della malattia. Nel nostro Ospedale seguiamo attualmente circa 150 pazienti affetti da diabete tipo 1 di età compresa tra 1 e 18 anni. La cura di un bambino con diabete deve essere considerata un vero e proprio investimento sociale". (ANSA).
   

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