(ANSA) - NAPOLI, 24 OTT - Sette anni e mezzo di sopravvivenza
per il 70 per cento dei pazienti: sono gli ultimi dati del
Congresso Europeo di Oncologia, emersi dallo studio
internazionale CheckMate 328 e presentati a Madrid dal
coordinatore Paolo Ascierto, direttore del Dipartimento di
Melanoma e Terapie Innovative dell'Istituto dei tumori di
Napoli. Lo studio ha valutato la terapia adiuvante del melanoma
nei pazienti operati per metastasi senza successiva evidenza di
malattia, comparando due gruppi per la durata di un anno di
terapia.
Risultati che confermano la superiorità di Nivolumab in termini
di tempo di comparsa delle recidive, e comparsa di metastasi a
distanza. La forbice è del 26 per cento di riduzione del rischio
di recidiva e 24 per cento di riduzione del rischio di comparsa
di metastasi a distanza. Il Nivolumab mostra anche di proteggere
con maggior efficacia il paziente dal tempo della seconda
comparsa di recidiva.
"Nonostante i dati di sopravvivenza specifica di melanoma
siano comparabili tra i due gruppi dello studio - dichiara Paolo
Ascierto - i risultati migliori di nivolumab in termini di
sopravvivenza libera da recidiva, comparsa di metastasi a
distanza e il tempo di comparsa della seconda recidiva ottenuti
con un follow up di 7 anni e mezzo supportano il suo uso in
questi pazienti, di cui il 70% è vivo a conclusione del periodo
in analisi. Sono orgoglioso di affermare che la storia di questa
neoplasia è cambiata davvero". (ANSA).
Melanoma, 7 anni e mezzo di sopravvivenza per 70% dei pazienti
Dati presentati a Madrid dal coordinatore dello studio, Ascierto