(ANSA) - NAPOLI, 26 OTT - "Diagnosi precoce, differenziazione
selettiva e tecniche resettive avanzate delle lesioni precoci
sono le tre mosse fondamentali per 'aggredire' alcuni dei tumori
più pericolosi in circolazione: quelli del tubo digerente".
Giuseppe Galloro, segretario generale della SIED, la Società
italiana di endoscopia digestiva, presenta le nuove sfide del
Corso Nazionale SIED che quest'anno si tiene a Napoli, nel
Centro congressi della Stazione Marittima fino a venerdì 27
ottobre.
"In Giappone, infatti - evidenzia Galloro - c'è il più alto
tasso mondiale di diffusione dei tumori di esofago, stomaco e
colon-retto e questo ha spinto la ricerca clinica ed informatica
allo sviluppo delle più avanzate tecnologie endoscopiche come ho
potuto verificare sul campo durante i miei numerosi soggiorni di
studio e ricerca a Tokyo".
Ma anche in Italia i tumori dell'apparato digerente sono tra
i più pericolosi. "Il cancro del colon-retto è, ad esempio,
quello che in medicina si definisce un big killer - dice Maria
Caterina Parodi, presidente della SIED - e rappresenta la
seconda causa di morte per tumori nei soggetti di sesso
femminile e la terza in quelli di sesso maschile". Peraltro
l'interruzione delle procedure endoscopiche e delle visite di
screening nel periodo Covid-19 ha già peggiorato le cose
determinando un aumento del tasso di incidenza dei tumori
colon-rettali che sarà del 23-25% nei prossimi anni. Ecco che
allora la prevenzione è fondamentale così come lo sono le nuove
tecnologie.
"Grazie ai nuovi macchinari provenienti dal Giappone
ormai abbiamo endoscopi di ultima generazione in grado di
ingrandire l'immagine fino a 300 volte durante la colonscopia -
spiega Galloro - rendendo più semplice la valutazione e
l'intervento endoscopico anche negli stadi cancerosi iniziali,
quelli nei quali si può avere una totale guarigione senza rischi
metastatici". (ANSA).
Alleanza Italia-Giappone contro i tumori dell'apparato digerente
Dall'esofago al colon: le nuove tecnologie per la prevenzione