(ANSA) - NAPOLI, 21 MAG - È un trapianto straordinario quello
realizzato presso il nuovo Centro Trapianti di Rene dell'Azienda
Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli. La struttura,
guidata dal professor Roberto Troisi, nell'ambito del DAI di
Chirurgia Generale, dei Trapianti e Gastroenterologia, diretto
dal professor Giovanni Domenico De Palma, ha realizzato con
successo un doppio trapianto di rene incrociato (definito
"kidney paired donation") da donatore vivente in due coppie
napoletane.
«In due coppie, marito e moglie - spiega il professor Troisi -
pur essendoci la volontà di donare al coniuge non abbiamo
riscontrato la compatibilità per gruppo sanguigno e, quindi, non
avremmo potuto eseguire il trapianto da donatore vivente.
L'unica possibilità di poter ricevere un trapianto era quella di
incrociare gli organi dei due donatori».
La modalità del trapianto incrociato è da sempre promossa dal
Centro Nazionale Trapianti (CNT) poiché aumenta il numero di
trapianti da donatore vivente. Le due coppie di coniugi
napoletani, infatti, erano iscritte in lista nell'ambito del
programma nazionale e, ottenuta l'autorizzazione dal CNT, le
équipes dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II si
sono preparate all'eccezionale intervento (il secondo caso nella
storia dei trapianti di rene in Italia), avvenuto lo scorso 11
maggio.
Il doppio trapianto incrociato (la donatrice della prima coppia
ha donato il rene alla ricevente della seconda coppia; il
donatore della seconda coppia ha donato il rene al ricevente
della prima coppia) ha coinvolto 35 operatori sanitari,
distribuiti su 2 edifici, con l'utilizzo di 4 sale operatorie in
contemporanea. Un intenso lavoro di chirurghi, infermieri,
tecnici e medici in formazione affiancati dal team
anestesiologico, capitanato dal prof. Giuseppe Servillo,
dall'area nefrologica, guidata dalla dott.ssa Rosa Carrano, con
il supporto costante della Direzione sanitaria e la
collaborazione attiva dello Sportello Amico Trapianti.
«Dopo solo 3 giorni- continua il prof. Troisi- i donatori sono
stati dimessi e i due riceventi, che mostrano già una
funzionalità renale ottima, sono stati dimessi ieri, lunedì 20
maggio. Questa tipologia di interventi consente di eseguire
trapianti che hanno un migliore funzionamento nel tempo,
consentono di ridurre la lista di attesa e permettono anche di
evitare la dialisi in pazienti selezionati. Ringrazio
personalmente il dott. Massimo Cardillo e la dott.ssa Pamela
Fiaschetti del CNT di Roma per la fiducia riposta nel nostro
Centro».
«Un incredibile lavoro di squadra - sottolinea il Direttore
Generale Giuseppe Longo - che è possibile grazie alle
professionalità e alle tecnologie all'avanguardia e soprattutto
ad un approccio costantemente multidisciplinare che ci consente
di raggiungere traguardi di eccellenza». (ANSA).
Doppio trapianto di rene incrociato da donatore vivente
All'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli