(ANSA) - NAPOLI, 12 OTT - Vino Nobile di Montepulciano: The
History Teller. E' il titolo del tour promozionale che il
Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, prima Docg d'Italia
nel 1980, sta portando avanti in Italia e all'estero.
La tappa a Napoli - Nell'incontro a Napoli - svoltosi nel
locale ''L'Ebbrezza di Teonilla' di Luca Di Leva storico
titolare anche dell'Ebbrezza di Noè' - hanno partecipato, fra
gli altri, il presidente del Consorzio, Andrea Rossi, e la
vicepresidente Susanna Crociani. E' nata dal progetto dello
studio grafico Aldo Segat & Partners l'etichetta che
rappresenterà a livello istituzionale la promozione del
prodotto. Un'etichetta, ha spiegato Rossi, "a servizio degli
obiettivi del Consorzio, che si muova su un'asse informativo,
valoriale e distintivo. Gli obiettivi condivisi con l'agenzia,
in fase di progettazione, sono stati individuati nella
definizione del 'Consorzio di tutela', nel valorizzare un
effetto informativo, a vantaggio dei mercati stranieri, creando
una corretta sequenza di lettura e capitalizzando l'aspetto
culturale e territoriale".Nel disegno grafico dell'etichetta
sono state quindi inserite icone che rappresentano la
denominazione: il sole, l'architettura e la storia, le colline
del territorio, i campi e i filari, l'uva per l'organizzazione
della raccolta. Quindi ancora le pievi, l'ecosostenibilità e i
portoni intesi come i contatti.
Il patrimonio "Nobile". Un miliardo di euro circa. E' la
cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori
patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è
il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza
contare che circa il 70% dell'economia locale è indotto diretto
del vino. Una cifra di rilievo per un territorio nel quale su
16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono
vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è
caratterizzato dalla vite. Di questi 1.210 sono gli ettari
iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 305 gli
ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi
vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori
in tutto dei quali 80 associati al Consorzio dei produttori).
Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a
Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali.
Nel 2021 sono state immesse nel mercato 6,8 milioni di bottiglie
di Vino Nobile (+21,4% rispetto al 2020) e 2,6 milioni di Rosso
di Montepulciano (+6,4% rispetto al 2020).
Il mercato. Il 2021 è stato un anno importante rispetto a
quello precedente caratterizzato dalle chiusure di ristoranti e
ridimensionamento dell'export. "Ebbene il mercato del Vino
Nobile di Montepulciano nell'anno scorso ha visto un incremento
significativo del mercato interno. Le esportazioni, che tuttavia
restano il principale canale di sbocco, hanno fatto segnare un
70% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il
restante 30% viene commercializzato in Italia" è stato rilevato.
Per il mercato nazionale le principali vendite sono registrate
in Toscana per il 40%. Al Nord viene venduto il 34,4% (+20%
rispetto al 2019). Per l'estero si assiste a una torta divisa a
metà tra Europa e Paesi extra Ue. La Germania continua ad essere
il primo mercato del Nobile con il 39% della quota esportazioni.
Il secondo Paese di riferimento è quello Usa. "La fetta di
mercato a marchio bio in Italia vale il 42% delle vendite,
mentre a livello internazionale è il 69%. Un dato che rispecchia
anche la produzione biologica a Montepulciano (più della metà
dei soci del Consorzio è biologico o in conversione) e va nella
direzione della certificazione Equalitas" hanno concluso i
rappresentanti del Consorzio. (ANSA).
'Nobile di Montepulciano' in tour per nuova etichetta consortile
Tappa a Napoli per la valorizzazione del vino toscano