"Abbiamo già chiesto al Governo e al Ministero dell'Ambiente di rendere gli Osservatori coordinati dalle Autorità luoghi dove si possano prendere anche delle decisioni preventive, prima di dover giungere a un vero stato d'emergenza, nel quale scatta la Protezione Civile - spiega - Gli osservatori devono essere luoghi nei quali in condizione di difficoltà, oltre a fare il quadro conoscitivo con tutti gli stakeholders, si possa stabilire che si devono prendere dei provvedimenti, se tirare meno dall'agricoltura o bloccare la produzione di energia elettrica per un po'".
Secondo il segretario, in questa situazione complessa dal punto di vista idrico e nella consapevolezza che potrebbe ripetersi negli anni, "se questo passaggio si concretizzasse già entro maggio, aiuterebbe". Senza dimenticare la necessità di realizzare opere: "Bisogna accelerare la dotazione infrastrutturale: il piano laghetti, le manutenzioni dei consorzi di bonifica che possono trattenere le acque prima che arrivino in mare, anche l'eventuale costruzione di invasi importanti, in particolare in Appennino, ma bisogna pedalare - conclude - Dobbiamo fare tutte quelle operazioni che rendano il sistema più resiliente". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it