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Siccità: lago Santa Giustina, a rischio produzione idroelettrica

Mancano 30 mln di metri cubi d'acqua. Tonina, fase critica

Redazione Ansa

(ANSA) - TRENTO, 22 FEB - La quota attuale del lago artificiale di Santa Giustina è inferiore di 30 metri rispetto ad un livello ottimale estivo. Il dato - si apprende - emerge dal sopralluogo effettuato dal vicepresidente della Provincia di Trento e assessore all'ambiente, Mario Tonina, assieme alla sindaca di Predaia, Giuliana Cova, alla dirigente dell'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia (Aprie), Laura Boschini, e a Sandro Rigotti, del servizio grandi derivazioni idroelettriche e distribuzione gas, e Luigi Magnaguagno, amministratore delegato di Dolomiti Edison Energy srl, la società del gruppo Dolomiti Energia che gestisce l'impianto idroelettrico.

"Siamo in una fase critica per tutti i bacini idrici trentini, a causa della poca neve e pioggia caduta nei mesi scorsi e della scarsità di manto bianco sulle montagne.

Difficoltà oggettive destinate ad aggravarsi se non ci saranno abbastanza precipitazioni nei prossimi mesi: le nostre grandi riserve idriche, che garantiscono i fabbisogni per l'agricoltura e la produzione idroelettrica, sono in difficoltà. Le soluzioni non sono facili da trovare, ma quello che possiamo raccomandare da subito, rinnovando l'appello dell'estate 2022, è il risparmio", afferma Tonina.

Nel lago al momento è presente un volume d'acqua di 39 milioni di metri cubi, corrispondente al 30% della capacità utile operativa. Si tratta di un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello medio di 69 milioni di metri cubi, registrato negli ultimi dieci anni in questo stesso periodo.

Considerate le condizioni attuali, dato che in montagna è presente metà della risorsa idrica nivale rispetto alle medie delle stagioni passate (confermate da un sopralluogo sul Mandrone (Adamello), si ritiene difficile raggiungere il livello di riempimento previsto dai vincoli della concessione, senza procedere nel mantenere sospesa la produzione idroelettrica.

L'abbassamento del lago ha riportato alla luce sulla sponda il ponte sulla vecchia strada sopra il rio San Romedio, sommersa con il riempimento del bacino idroelettrico negli anni Cinquanta. (ANSA).

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