Fiala ha parlato di "un progetto strategico per la Repubblica Ceca" che assicurerà "sicurezza e indipendenza energetica" al Paese "rispettando l'impegno preso durante la negoziazione di un'eccezione nella fornitura di petrolio russo fino alla fine del 2024". Il primo ministro ha detto che la Repubblica Ceca "sostiene pienamente i pacchetti di sanzioni contro la Russia" per la guerra in Ucraina.
L'accordo del progetto Tal-plus prevede dal 2025 un aumento della capacità e della fornitura di petrolio per la Repubblica Ceca fino a 4 milioni di tonnellate all'anno portando dunque il greggio trasferito a un totale di 8 milioni di tonnellate all'anno, coprendo così completamente il fabbisogno di greggio del Paese.
"Il contratto è stato firmato con lo sforzo congiunto e il consenso di tutti gli azionisti di Tal - ha spiegato il General Manager del gruppo Tal, Alessio Lilli - una firma giunta al termine di un intenso lavoro preparatorio". Lilli ha annunciato che "verranno realizzati interventi sull' oleodotto come sostituzione e potenziamento di pompe e motori per movimentare il greggio", senza ampliamenti o modifiche strutturali alla pipeline".
Dal canto suo, Jaroslav Pantůček, Ceo e Presidente del CdA di Mero Čr, ha ricordato "un anno di trattative intense e impegnative" sottolineando il finanziamento di Mero sull'intervento, che "garantirà le modifiche tecniche e l'ammodernamento di parti dell'oleodotto nei prossimi mesi e anni". Investimenti che dovrebbero ammontare a 1,3-1,6 miliardi di corone ceche (50/70 milioni di euro) che porterà il volume di petrolio trasportato dall'oleodotto Tal da 6.400 a 7.500 metri cubi all'ora. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it