Lo scrive in un comunicato il think tank per il clima Ecco.
Nel sommario, secondo Ecco "si ribadisce il ruolo del gas come per 'sostenere la copertura della domanda specialmente durante i periodi di picco', senza un confronto con le possibili alternative, come la demand response (la possibilità per gli utenti di mettere in rete elettricità autoprodotta o di ridurre i propri consumi in cambio di una remunerazione, n.d.r.)".
Ecco spiega che nel Pniec "si menziona la "sostituzione di metanodotti ormai giunti alla fine della loro vita utile anche per renderli hydrogen ready", senza maggior dettaglio sulla domanda settoriale attesa". Inoltre "ove si prevedano nuovi investimenti in fossili nel capitolo REPowerEU - scrive il think tank -, questi dovrebbero essere necessari e proporzionati e non mettere a rischio il raggiungimento degli obiettivi 2030 e 2050".
"Un ulteriore contribuito alla adeguatezza e sicurezza energetica, secondo l'executive summary è assicurato dal meccanismo del 'capacity market'", cioè il mercato dell'elettricità dove si remunera chi mette a disposizione corrente o riduce i consumi, per compensare le oscillazioni di domanda e offerta. Tuttavia per Ecco non si comprende "se siano previste modifiche al sistema attuale, che presenta diversi limiti".
Il think tank nota infine come il riassunto del Piano inviato a Bruxelles non preveda alcun miglioramento delle procedure di consultazione pubblica sugli impianti, che potrebbero risolvere i contrasti coi territori. (ANSA).
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