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Ambiente, Castelnuovo B.ga firma per 'distretto bio Chianti'

Accordo enti per favorire strumenti uso sostenibile territorio

Redazione Ansa

(ANSA) - CASTELNUOVO BERARDENGA (SIENA), 02 GEN - Il Comune di Castelnuovo Berardenga (Siena) ha sottoscritto l'accordo territoriale del Distretto biologico del Chianti, che darà concretezza a una serie di iniziative e strumenti per favorire lo sviluppo dell'agricoltura biologica e un uso sostenibile delle risorse nei territori di Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e San Casciano Val di Pesa. L'accordo territoriale è stato firmato da tutti i soggetti coinvolti nella Casa dei Progetti a Castellina in Chianti, dove avrà sede il Distretto biologico del Chianti.

"Il Distretto biologico del Chianti - afferma Mauro Minucci, assessore all'agricoltura del Comune di Castelnuovo Berardenga presente alla firma dell'accordo territoriale - riunisce tutti i Comuni del Chianti senese e fiorentino e una rappresentanza di aziende agricole e vitivinicole locali con l'obiettivo primario di promuovere la diffusione dell'agricoltura biologica come nuova opportunità di sviluppo sociale ed economico e altre iniziative per far riscoprire il territorio e valorizzare le sue ricchezze paesaggistiche e naturali". "Per raggiungere gli obiettivi fissati - aggiunge Minucci - è fondamentale sensibilizzare le comunità locali, ma anche i visitatori che ogni anno scelgono queste zone per le loro vacanze, portando avanti modelli di consumo consapevole e rispettosi del nostro ambiente e del nostro paesaggio. Il Comune di Castelnuovo Berardenga è pronto a fare la sua parte e a rafforzare le buone pratiche già messe in campo negli anni insieme a scuole e associazioni per tutelare il nostro ambiente".

La nascita del Distretto biologico del Chianti, percorso di promozione dell'agricoltura biologica iniziato nel 2016, punta a iniziative di sviluppo sostenibile come l'introduzione di prodotti biologici nella ristorazione pubblica e privata e nella catena alimentare della piccola e grande distribuzione, il non utilizzo di diserbanti nelle aree pubbliche, l'incremento della raccolta differenziata e il crescente utilizzo di materiali biodegradabili negli eventi pubblici. (ANSA).

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