"Tra le azioni previste - ha detto ancora - vi sono la realizzazione di 8 nuovi Centri di Raccolta entro il 2026; l'evoluzione dei modelli di raccolta, che, in arco piano, prevede l'aumento dal 33% al 45% degli abitanti serviti da raccolte di prossimità specifiche, con la riorganizzazione del 'porta a porta'. Tra gli obiettivi anche il potenziamento del 20% dei prelievi per le utenze commerciali per incrementare, in particolare, l'intercettazione dei rifiuti delle cosiddette utenze 'food'. Il nuovo Piano Industriale mira, infine, ad abbattere la dipendenza da terzi della municipalizzata capitolina e ad aumentare la sua autonomia nella gestione integrata dei rifiuti raccolti, passando dall'attuale 13% a oltre il 70% mediante la realizzazione, oltre quanto già previsto per i rifiuti urbani indifferenziati di Roma dal Piano di Gestione dei Rifiuti (il termovalorizzatore), gli 8 nuovi impianti per il trattamento delle diverse frazioni: i due già autorizzati per i rifiuti organici, due per il trattamento di carta e plastica e quattro impianti più piccoli (pannolini, tessile, terre di spazzamento e olii esausti). Oltre a garantire la certezza e il controllo degli sbocchi, il nuovo asset impiantistico porterà a una riduzione molto significativa dei costi di trattamento dei rifiuti e a un aumento dei ricavi dalla vendita dei materiali differenziati, stimiamo con oltre 100 milioni di risparmi netti l'anno, rispetto a oggi, nel 2028.
Questo si può dire anche in un altro senso - ha concluso il sindaco - Che oggi noi spendiamo 100 milioni l'anno di troppo, che potrebbero essere dedicati a migliorare la pulizia della città e ad abbassare la Tari. E li spendiamo per effetto del deficit impiantistico che Roma ha ereditato da troppi anni di colpevole inazione". (ANSA).
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