(ANSA) - PALERMO, 16 MAG - "Signor giudice, lei deve
sforzarsi di pensare come la penso io. Se resta nei confini
della sua cultura, dei suoi principi, non capirà mai come Cosa
nostra elabora i propri piani".
Sono alcuni degli spunti emersi nel corso del convegno sulla
psicologia come strumento di contrasto alla mafia, organizzato
sabato scorso all'Orto botanico di Palermo dall'Ordine degli
psicologi della Regione Siciliana. Hanno preso parte
all'incontro il presidente del tribunale di Palermo Antonio
Balsamo, il sindaco Leoluca Orlando, la presidente dell'ordine
regionale degli psicologi Gaetana D'Agostino, il professore
Girolamo Lo Verso e altri docenti e studiosi.
Natoli, che fece parte del pool antimafia della Procurea di
Palermo, ha ricordato l'aneddoto che riguardava lui, Falcone e
il pentito Tommaso Buscetta. "Siamo lieti per ciò che è venuto
fuori da questa giornata di studio - ha detto la presidente
regionale dell'Ordine degli psicologi Gaetana D'Agostino perché
si è creata una contaminazione tra professionisti dell'ambito
giuridico e psicologico. Speriamo che questo dibattito sia solo
il primo di ulteriori confronti che portino a risultati concreti
nel contrasto alla cultura mafiosa". (ANSA).
Mafia: Falcone e le lezioni di 'psicologia' con Buscetta
L' ex magistrato Natoli ne parla a convegno psicologi