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Dl Caivano: Cub Scuola, si affronta come emergenza fenomeno noto

"Servono investimenti, aiuti a famiglie e meno alunni-classe"

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 SET - I recenti episodi criminali di Caivano (Napoli) "hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica ciò che è perfettamente noto da decenni: per un verso l'esistenza di vaste aree di povertà, emarginazione, miseria e, per l'altro un'intollerabile dispersione scolastica. A ciò si risponde nella logica emergenziale con iniziative inefficaci e spettacolari". Lo afferma la Cub Scuola Università Ricerca.
    Al contrario "servirebbero forti investimenti, la riduzione del numero di alunni per classe, l'assunzione e la formazione del personale necessario sia all'insegnamento che al supporto nelle situazioni di forte disagio, un sostegno economico alle famiglie anche per garantire il diritto allo studio. In sintesi un progetto generale di scuola capace di accogliere e sostenere tutti gli studenti e le studentesse e di affrontare le ituazioni critiche che, nella situazione attuale, crescono in misura esponenziale".
    "L'idea geniale, la prova di 'forza' - afferma il sindacato - da parte del governo è di spostare dalla strada alle classi il problema senza in alcun modo affrontarlo e, tantomeno, risolverlo visto che le risorse previste a sostegno della scuola sono irrisorie. Come molti colleghi e persino dirigenti scolastici hanno rilevato si può immaginare facilmente che ragazzi che non frequentano la scuola a causa di una situazione familiare disastrata non hanno bisogno di un obbligo ma di un concreto sostegno" . (ANSA).
   

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