(ANSA) - ROMA, 21 NOV - "A meno di una settimana dalla
giornata internazionale sulla violenza di genere è esplosa la
notizia di un ulteriore femminicidio - esordisce Bianca Chiesa,
coordinatrice nazionale dell'Unione Degli Studenti, sindacato
studentesco - la proposta del ministro Valditara, è quella di
promuovere in tutte le scuole 1 minuto di silenzio per ricordare
Giulia. Non possiamo accettare che momenti come questo siano
affrontati con il silenzio, vogliamo invece che in tutte le
scuole ci siano momenti di confronto e formazione relativamente
all'educazione sessuale, al consenso, all'affettività e alle
emozione a partire dalle attivazioni proposte dagli studenti.
Questi momenti non possono essere un punto di arrivo quanto
puntare ad istituire un'istruzione al consenso che sia costante
nel tempo".
"Oltre a ciò il ministro ha pubblicato le linee guida del
progetto "Educare alle relazioni, dichiarando di averlo redatto
con il consenso delle organizzazioni studentesche - prosegue
Alice Beccari dell'esecutivo nazionale dell'Uds - ma noi non
siamo stati consultati, né tantomeno abbiamo espresso il nostro
appoggio. Ci erano state mandate a settembre delle linee guida
iniziali e abbiamo risposto prontamente mettendo in luce tutte
le criticità del modello di educazione sessuale del Ministro".
Da anni come Uds, dicono i giovani, "abbiamo una proposta
concreta di educazione sessuale, al consenso, alle emozioni,
all'affettività, non vogliamo una saltuaria educazione al
"rispetto", come è stata chiamata dal ministro stesso, ma
un'educazione in primo luogo al consenso."
"Il 17 novembre decine di migliaia di studenti di questo erano
in piazza anche per richiedere un modello di educazione al
consenso, all'affettività, al piacere e alla sessualità reale e
continuativa nel tempo, ma il ministro non ci ha voluto
ascoltare - le fa eco Chiesa - per questo oggi in tutte le
scuole del Paese gli studenti si stanno riprendendo la propria
voce attivandosi proprio durante questi 2 minuti di silenzio".
(ANSA).
Uds, 'su Educazione alle relazioni non siamo stati consultati'
'No a momenti di silenzio, vogliamo confronto. Abbiamo proposte'