Rubriche

Scuola: nei concorsi appena banditi 83% posti al nord, studio

Ma lì solo 43% classi. Due terzi prof arriva dal Sud

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Nei concorsi della scuola appena banditi dal ministero dell'Istruzione cinque posti di scuola primaria su sei (l'83%) sono al nord, benché lì vi siano solo il 43% delle classi.
    Se i docenti precari fossero per la maggior parte settentrionali, si accaparrerebbero gran parte dei posti. Ma non è così. Si può stimare che almeno due terzi siano residenti nel Mezzogiorno e che molti di loro, data la carenza di posti al sud concorreranno su posti al nord. E' quanto emerge da un'analisi di Tuttoscuola, secondo la quale è quindi inevitabile che si verificherà un flusso migratorio record: di andata (per entrare in ruolo sui posti del nord attraverso i concorsi) e, tra un po', di ritorno (per tornare a casa dopo almeno un triennio attraverso la mobilità per trasferimento).
    Una grande migrazione quasi esclusivamente al femminile, in quanto il 96% dei docenti della scuola primaria sono maestre. In poche però trovano il posto vicino casa, sono così costrette a emigrare - spesso lasciando la famiglia - per uno stipendio purtroppo insufficiente a contemperare i costi di trasferta con un tenore di vita accettabile. E allora la spinta a tornare verso casa appena si può è per tanti (tante, soprattutto) ineluttabile.
    E il carosello sulle cattedre, specie del Nord, continua. Con buona pace della continuità didattica.
    Una lettura approfondita dei dati relativi ai posti dei concorsi PNRR banditi la settimana scorsa - curata da Tuttoscuola - consente di rilevare soprattutto conferme di un fenomeno consolidato con risvolti sociali che attraversano tutto il sistema scolastico.
    Estendendo l'analisi a tutti i gradi di scuola, quasi due terzi (esattamente 64,6%) dei 30.216 posti messi a concorso si trovano nelle regioni settentrionali, mentre meno di un quinto dei posti (19,1%) si trova nelle regioni del Mezzogiorno.
    Nel dettaglio per settori al Nord i posti per la primaria sono addirittura l'82,6%, per la secondaria di I grado il 64,7%, per l'infanzia il 54,5% e per la secondaria di II grado il 54%.
    Pur con qualche variazione tra i settori, si conferma ancora una volta una rilevante situazione di posti vacanti al nord da ricoprire con concorsi, mentre nel Mezzogiorno il fabbisogno di posti da ricoprire con concorso è notevolmente ridotto.
    Secondo i dati ufficiali riportati nel focus ministeriale di avvio dell'anno scolastico 2023-24, i posti in organico nelle due aree sono sostanzialmente uguali: 352.079 posti, pari al 40% del totale nazionale, al Nord, 346.841 posti, pari al 39,5%, nel Mezzogiorno.La maggior parte dei posti dell'organico nelle regioni del Mezzogiorno è satura, in quanto occupato da docenti titolari; al Nord invece la situazione è opposta, con molti posti privi di titolare.La ragione di questo squilibrio è nota: nelle regioni settentrionali molti docenti provengono dal Sud e, appena possono, ritornano nei territori di origine. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it