(ANSA) - ROMA, 13 GEN - "La scuola è un luogo pubblico,
condiviso dall'intera comunità che lo frequenta: studenti,
docenti, personale Ata. Impedirne la fruizione è un atto
illegale.
"Applicare regole redatte democraticamente e condivise non
equivale a reprimere, ma a educare. Che 170 (su oltre 1000) tra
studentesse e studenti si siano autodenunciati è un portato di
questa educazione. Nasce dalla consapevolezza delle proprie
scelte, che il Liceo Classico Tasso pone tra gli obiettivi del
suo progetto formativo, come il rispetto delle regole
democratiche. A questo mirano l'attività didattica curriculare
ed extra-curriculare, gli spazi di discussione delle studentesse
e degli studenti con le assemblee, il comitato studentesco, etc.
e le occasioni di confronto attraverso la realizzazione, a spese
della scuola, di progetti proposti .
Condividere e includere sono le cifre del Liceo classico Tasso,
perché cifre di una scuola pubblica e democratica, che prevede
per sua natura il rispetto delle regole", concludono i
rappresentanti dei docenti al Consiglio d'Istituto del liceo.
(ANSA).
Prof Tasso, occupazione illegale, chi lo ha fatto giusto paghi
I docenti, 'non è repressione ma educazione e rispetto regole'