(ANSA) - ROMA, 01 MAR - Al liceo classico Manara di Roma, nel
cuore di Monteverde, il prossimo anno potrebbero partire 7 nuove
prime classi ma la mancanza di spazi rischia di obbligare
preside e consiglio di istituto a crearne solo quattro: in
sostanza a fronte di 183 richieste di iscrizione, ne potrebbero
essere accolte solo 115, mandando via quasi la metà delle
matricole, la gran parte residente nel quartiere. A rendere nota
all'ANSA la situazione paradossale sono professori, genitori e
il preside dell'Istituto Pietro Pastorello.
Il prossimo 4 marzo si terrà un tavolo interistituzionale che
vedrà la partecipazione delle scuole, di Città metropolitana,
dell'USR e del Municipio XII, "Sono ottimista", dice il preside,
"che si possa trovare una soluzione per il prossimo anno e che,
nel lungo periodo, potremo ottenere una succursale del Liceo
che, al contrario di altri Licei Classici, non ha visto negli
anni contrazioni di allievi".
"Il Liceo "Manara" è una scuola vissuta come spazio
comunitario di confronto democratico, attento non solo alla
crescita degli studenti dal punto di vista didattico, ma anche
al riconoscimento e al rispetto delle loro diversità, dove
ognuno può sentirsi compreso e ha l'opportunità di far emergere
tutte le proprie potenzialità di giovane cittadino del XXI
secolo. Eppure sarà costretto a rifiutare le iscrizioni di
tanti ragazzi che vorrebbero frequentarlo, perché non ha aule in
più per poterli accogliere.
Davvero dovrà smentire nei fatti quel messaggio di amore per
la bellezza, di apertura al mondo e di inclusione che ogni
giorno, grazie all'impegno di tutti, cerca di portare avanti?
Le buone pratiche andrebbero sostenute in ogni ambito dalle
istituzioni, soprattutto quando dimostrano di riuscire ad andare
controcorrente e convincere che il liceo classico è una scelta
ancora attuale, oltre che valida. Se ciò non avvenisse, sarebbe
una sconfitta per tutti", ragiona Sandra Martella, presidente
del Consiglio di Istituto del Liceo. (ANSA).
A Roma Liceo Manara rischia di non poter accogliere 68 studenti
Per mancanza di spazi. I genitori 'così una sconfitta per tutti'