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A Roma Liceo Manara rischia di non poter accogliere 68 studenti

Per mancanza di spazi. I genitori 'così una sconfitta per tutti'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 MAR - Al liceo classico Manara di Roma, nel cuore di Monteverde, il prossimo anno potrebbero partire 7 nuove prime classi ma la mancanza di spazi rischia di obbligare preside e consiglio di istituto a crearne solo quattro: in sostanza a fronte di 183 richieste di iscrizione, ne potrebbero essere accolte solo 115, mandando via quasi la metà delle matricole, la gran parte residente nel quartiere. A rendere nota all'ANSA la situazione paradossale sono professori, genitori e il preside dell'Istituto Pietro Pastorello. "Abbiamo problemi strutturali - spiega il dirigente scolastico - siamo in una sede storica, un grande istituto costruito negli anni 50 attualmente condiviso con la scuola media Manzoni dell'Istituto comprensivo Gianicolo. Negli anni passati, il problema degli spazi è stato risolto prima grazie ad accordi spontanei tra le due scuole, lo scorso anno grazie all'intervento degli enti locali. Ma quest'anno ci sono state negate le tre aule che lo scorso anno ci erano state concesse, anzi, per formare le 7 prime, avremmo bisogno di 4 aule".
    Il prossimo 4 marzo si terrà un tavolo interistituzionale che vedrà la partecipazione delle scuole, di Città metropolitana, dell'USR e del Municipio XII, "Sono ottimista", dice il preside, "che si possa trovare una soluzione per il prossimo anno e che, nel lungo periodo, potremo ottenere una succursale del Liceo che, al contrario di altri Licei Classici, non ha visto negli anni contrazioni di allievi".
    "Il Liceo "Manara" è una scuola vissuta come spazio comunitario di confronto democratico, attento non solo alla crescita degli studenti dal punto di vista didattico, ma anche al riconoscimento e al rispetto delle loro diversità, dove ognuno può sentirsi compreso e ha l'opportunità di far emergere tutte le proprie potenzialità di giovane cittadino del XXI secolo. Eppure sarà costretto a rifiutare le iscrizioni di tanti ragazzi che vorrebbero frequentarlo, perché non ha aule in più per poterli accogliere.
    Davvero dovrà smentire nei fatti quel messaggio di amore per la bellezza, di apertura al mondo e di inclusione che ogni giorno, grazie all'impegno di tutti, cerca di portare avanti? Le buone pratiche andrebbero sostenute in ogni ambito dalle istituzioni, soprattutto quando dimostrano di riuscire ad andare controcorrente e convincere che il liceo classico è una scelta ancora attuale, oltre che valida. Se ciò non avvenisse, sarebbe una sconfitta per tutti", ragiona Sandra Martella, presidente del Consiglio di Istituto del Liceo. (ANSA).
   

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