(ANSA) - NAPOLI, 12 MAR - Davanti a una platea composta
prevalentemente dagli insegnanti delle scuole di Napoli, il
procuratore Nicola Gratteri riconosce il ruolo della scuola nel
contrastare la malavita e ne sottolinea il valore pedagogico
chiamando in causa i comportamenti sbagliati di certi genitori.
"La scuola è fondamentale - ha detto il magistrato a margine
della conferenza stampa sul progetto "Sport e cultura per
contrastare la povertà educativa e prevenire la criminalità" al
Comune di Napoli - perché la malavita è attraente per i ragazzi.
Noi abbiamo bisogno di stare più vicini ai giovani, non dobbiamo
lasciare soli i ragazzi, dobbiamo renderli più forti".
"Io sono d'accordo sulla fusione tra scuola e famiglia - ha
aggiunto - se i genitori sono persone normali, ma purtroppo per
la mia conoscenza della scuola ci sono genitori di 55 anni
ignoranti, che vogliono fare i 25enni e che trascurano i figli.
Sanno scrivere oggi perché c'è il T9 sul cellulare, ma
interferiscono nella scuola quando il figlio torna a casa col
broncio per aver avuto un voto basso. A quel punto intervengono
per recuperare dal figlio l'affetto che hanno perso, ma così si
sbaglia. I genitori dovrebbero invece lasciare gli insegnanti
fare il loro lavoro, dovrebbero impegnarsi solo sull'eventuale
ignoranza o pedofilia degli insegnanti. Tu ragazzo se hai avuto
un voto basso è solo un'opportunità per fortificarti".
"Purtroppo - ha spiegato - carichiamo sulla scuola un peso
enorme, perché la famiglia c'è molto meno oggi rispetto a 30-40
anni fa. Oggi avremmo bisogno di una scuola più attrezzata e a
tempo pieno, insegnanti pagati meglio e per fare questo bisogna
finanziare le scuole perché è lì che noi possiamo togliere dalla
strada i ragazzi, visto che molte famiglie già sono assenti o
poco presenti". (ANSA).
Gratteri, 'sbagliano i genitori che contestano i brutti voti'
Troppa ignoranza nelle famiglie, scuola argine contro malavita