(ANSA) - ROMA, 16 MAG - "C'è una notizia che mi riguarda, che
sarebbe grottesca, ridicola, se non fosse forse grave, e un po'
preoccupante. Mi è arrivata qualche giorno fa la notifica di un
provvedimento disciplinare da parte dell'ufficio scolastico
regionale, ossia del mio datore di lavoro, il ministero
dell'istruzione e - sic - del merito".
In quel post Raimo diceva che gli sembrava "incredibile che
un potere, sedicente liberale, reagisse alle critiche per vie
giuridiche e soprattutto non dicesse nulla su striscioni che dei
neonazisti mettono sotto scuola di un docente (me ne hanno messi
tre, più quasi un migliaio di messaggi di minacce tra pubblici e
privati). Quello stesso potere, mi sembra che ora stia ancora
usando la gerarchia per censurare la libera espressione. Non so
se anche questo post entrerà in qualche altro provvedimento
disciplinare. Immagino funzioni così, in un processo ad
infinitum", commenta lo scrittore. Che aggiunge, citando tra
l'altro la professoressa Donatella Di Cesare, ieri prosciolta
dopo essere stata querelata dal ministro Lollobrigida: "non sono
solo: purtroppo sanzioni, querele, provvedimenti disciplinari
sono il modus operandi di un governo sempre più illiberale e
antidemocratico".
"La noia di un potere che si avvale di provvedimenti
disciplinari e querele non la dobbiamo nemmeno dire. Martedì 21
avrei preferito fare lezioni in classe, spiegare le diverse
interpretazioni storiografiche delle guerre religiose, e la
differenza tra logica aristotelica e logica stoica.
Per fortuna i miei studenti sono ragazzi in gamba, abbiamo una
buona relazione educativa, e recupereremo in fretta anche se
siamo a fine anno, e siamo tutti stanchi", conclude Raimo nel
lungo post su fb. (ANSA).
Criticò Valditara, provvedimento disciplinare contro Raimo
Il 21 deve presentarsi all'Usr. 'Avrei preferito fare lezione'