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Dl Scuola: prof sostegno, commissariamento Indire è coercizione

'Tentativo del governo di delimitare e confondere la categoria'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 LUG - "La recente decisione del governo di procedere con il "commissariamento" dell'Indire, approvata dalla Commissione Cultura, solleva serie preoccupazioni riguardo all'invasività statale nella gestione delle istituzioni educative e alla possibile erosione dell'autonomia professionale dei docenti di sostegno. La nomina di un commissario straordinario per l'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) evidenzia un chiaro intento di accentrare il controllo su un ente che dovrebbe godere di indipendenza. Tale intervento appare in contrasto con i principi costituzionali di autonomia scolastica e rispetto delle professionalità. Il controllo centralizzato su enti di ricerca come l'Indire comporta rischi significativi, tra cui la compromissione della libertà di ricerca e innovazione, elementi cruciali per il progresso scolastico. L'articolo 7 bis, recentemente introdotto, prevede ulteriori poteri di controllo e direzione da parte del commissario, limitando l'autonomia operativa dell'ente. Questa disposizione potrebbe trasformarsi in un meccanismo coercitivo, ostacolando lo sviluppo di progetti formativi specifici per le esigenze locali. La professione dei docenti di sostegno è particolarmente vulnerabile a queste politiche centralizzatrici. I docenti di sostegno, che lavorano con studenti con bisogni educativi speciali, necessitano di una formazione continua, aggiornata e autonoma, capace di adattarsi alle diverse esigenze educative. L'intervento governativo nel settore economico dell'istruzione, con il pretesto del commissariamento, rischia di standardizzare la formazione dei docenti, impoverendo essa della necessaria specificità e adattabilità". A sostenerlo è il Comitato Docenti di Sostegno (Cds), che denuncia questo atto "come un tentativo di controllo sistematico su ogni organismo pubblico". Alessio Golia, coordinatore del Cds, afferma: "Questo è l'ennesimo tentativo del governo di controllare, delimitare e confondere la categoria dei docenti di sostegno". (ANSA).
   

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