(ANSA) - ROMA, 23 SET - Il ministro dell'Istruzione Giuseppe
Valditara ha presentato le nuove linee guida per l'Educazione
Civica ma queste "riflettono un modello scolastico sempre più
improntato al merito, al classismo e alla punizione". A
sostenerlo è l'Unione degli studenti.
"L'educazione civica deve essere insegnata da docenti
specifici e formati, affiancati da enti e associazioni
territoriali, per trattare temi trasversali che spaziano
dall'educazione finanziaria ai principi costituzionali, fino ai
temi politici, sociali e ambientali. Vogliamo che all'interno
della materia si parli di funzionamento della politica
istituzionale in modo da contrastare fenomeni come
l'astensionismo per formare cittadini impegnati e
coscienti.Ribadiamo la necessità di riformare l'intera didattica
scolastica, rendendo ogni materia più trasversale e aperta ai
temi sociali in ottica transfemminista, decoloniale ed
ecologista. Proponiamo, inoltre, percorsi di educazione
sessuale, al consenso, al piacere e all'affettività da
affiancare all'educazione civica per prevenire la violenza di
genere e formare una società non escludente e consapevole'',
aggiunge Francesco Valentini, responsabile della comunicazione
nazionale dell'Unione degli Studenti.
Per questo gli studenti scenderanno piazza il 15 novembre,
"per ribadire che questa scuola non ci piace e che vogliamo
prendere parola perché 'vogliamo potere'". (ANSA).
Studenti Uds, 'proponiamo educazione civica inclusiva e critica'
'Questa scuola non ci piace, in piazza il 15 novembre'